Sono 1000 i medici e i professionisti della salute che seguono il profilo di SEF su LinkedIn. Per noi è un importante traguardo: significa portare sempre più persone a conoscenza della sanità transfrontaliera
Grazie! Ai 1000 professionisti che ci seguono su LinkedIn
LinkedIn è la piattaforma social dedicata al networking e ai contatti professionali. Ad oggi sono 1000 le persone (medici, chirurghi e professionisti nell’ambito della salute) che seguono il profilo di SEF su LinkedIn.
Per la nostra start-up si tratta di un traguardo importante, ma è ancora più importante la consapevolezza che tramite i nostri canali di comunicazione stiamo portando a conoscenza dei medici italiani le opportunità della sanità transfrontaliera.
La sanità transfrontaliera è ancora quasi del tutto sconosciuta, anche agli stessi medici e chirurghi
Non è una novità. Nonostante la direttiva europea che regola la sanità transfrontaliera risalga ormai al 2014 (7 anni fa!), gli stati membri dell’Unione, e l’Italia in particolare, non fanno niente per promuovere la mobilità sanitaria europea. Anche nell’ambito sanitario, sono pochi i medici che conoscono l’esistenza di questa opportunità.
Eppure si tratta di una risorsa che potrebbe contribuire a migliorare l’attuale sovraccarico del SSN che si è creato come conseguenza della pandemia. Nei casi di interventi chirurgici programmati, operarsi all’estero, con il rimborso delle spese sostenute da parte del SSN, rappresenta una valida alternativa a liste d’attesa che in tanti casi risultano completamente bloccate.
Accedere all'assistenza sanitaria in qualunque paese dell'Unione Europea è un diritto: cosa possono fare i professionisti che seguono SEF?
I medici, i chirurghi e i professionisti che ci seguono possono ricordare ai propri pazienti quali sono i loro diritti in qualità di cittadini europei:
- Diritto all’informazione e consenso informato
- Diritto di scegliere il prestatore di assistenza sanitaria
- Diritto all’accessibilità degli ospedali per i pazienti con disabilità
- Diritto di accesso alla copia della cartella clinica
- Diritto all’assistenza di follow-up
- Diritto a presentare denuncia e a chiedere un risarcimento
- Diritto alla protezione dei dati personali
Tutti questi diritti sono validi anche quando si accede alle cure in uno Stato membro diverso da quello di residenza. E inoltre:
- Diritto di ricorso contro le decisioni in materia di autorizzazione preventiva e rimborso
- Diritto all’applicazione dei medesimi onorari rispetto al Paese di residenza
Li abbiamo riassunto in queste slide, che chiunque può scaricare e condividere.