Tra i maggiori gruppi ospedalieri privati italiani c'è chi punta a crescere con strutture all'estero.
Sanità privata
Sono circa 550 Case di cura private in Italia, di cui più dell’ 85%, accreditate col Servizio Sanitario Nazionale.
Queste strutture svolgono il 25% delle prestazioni ospedaliere pesando soltanto per il 15% sulla spesa sanitaria.
Quattro regioni ne ospitano più della metà:
- Lombardia (64);
- Lazio (62);
- Campania (61);
- Sicilia (60)
Il resto è sparso più o meno omegeneamente sulle altre regioni.
Chi la gestisce
In Italia le cliniche private nascono con connotazione familiare, dal bisogno del medico, generalmente affermato, di disporre di un luogo di ricovero per i suoi pazienti.
Negli anni la realtà si evolve e le capacità manageriali diventano sempre più importanti per stare al passo con la qualità delle cure e i continui tagli del SSN.
Diventa sempre più difficile far quadrare i conti con un unica struttura, le economie di scala aiutano.
Oggi molte strutture fanno capo a gruppi noti e prestigiosi, come:
- San Donato
- Humanitas
- GVM Care & Research
- Servisan
- Korian
- Giomi
- Multimedica
- Auxologico
- Garofalo Healthcare
- Kos
Mercato estero
Numerose sono le strutture italiane che puntano a crescere e creare posti di lavoro attirando in Italia pazienti stranieri, in cerca di cure di qualità, da tutta Europa e anche da Paesi extra-europei.
Ma c’è anche chi si clona disseminando le proprie eccellenze all’estero , perché la sanità italiana ha tutti i numeri per andare bene nel mondo, avendo bravi medici e ottimi gestori di ospedali.
Sanità esportata
Precursore di questa tendenza è stato il Gruppo Villa Maria (GVM) che nel 2007 apre il primo centro emodinamico in Polonia dove oggi conta 10 strutture ospedaliere.
Nel 2009 allarga la propria attività in Francia, dove acquisisce l’Hôpital Europeen de Paris La Roseraie, una grande struttura sanitaria polispecialistica polo di riferimento in particolare per la cardiologia e l’oncologia con 420 posti letto complessivi e 18 mila ricoveri l’anno.
Nel 2012 il Gruppo si inserisce nella gestione dello Spitali Europian Tirana, in Albania oggi divenuto Spitali Villa Maria, per sottolineare l’affiliazione con la capogruppo italiana
A Settembre 2016 inaugura il Poliambulatorio Specialistico localizzato nel centro di Mosca: il Centro Medico Smolensky. Al suo interno sono disponibili avanzate dotatazioni tecnologiche e medici altamente qualificati anche dall’Italia. Il centro è operativo in un certo numero di settori medici (ginecologia, urologia, nefrologia, neurologia, cardiologia, oftalmologia) e per la diagnostica MRI.
Nel 2012 è il gruppo Servisan (Policlinico di Monza), con un investimento da 40 milioni di euro ad aprire un ospedale privato a Bucarest in Romania, la struttura conta 8 sale operatorie, 32 posti letto di terapia intensiva, Unità- reparti: Coronarici, Medicina Interna, Dipartimento di Radiologia , Ambulatori specialistici, Recupero Cardiologico e di Riabilitazione Motoria, con 140 posti letto, ed è principalmente destinato alla chirurgia complessa con garanzia di servizi medici di elevata performance.
Auxologico collabora da molti anni con diverse università, ospedali e istituzioni rumene.
Nel 2020 ha preso una decisione strategica e un impegno di lunga data nei confronti della Romania. Il primo passo in questa direzione è l’acquisizione del centro di prevenzione e recupero cardiovascolare CardioRec a Bucarest
Tra il 2021 e il 2022 viene acquisita una seconda struttura in Romania, l’ospedale riabilitativo President a Oradea, rafforzando così la presenza nel paese.
Il gruppo Giomi ha preferito entrare nel mercato tedesco attraverso le Residenze per anziani,e dal 2012 tramite la controllata Valere Senioren Residenzen si sta facendo spazio aquisendo strutture.
Anche Kos segue la strada delle Residenze e nel 2019 acquisisce il 100% Charleston Holding, società tedesca che gestisce 51 residenze per anziani capillarmente distribuite in tutta la Germania.
Quali vantaggi
Lo sviluppo di queste eccellenze italiane all’estero, insieme alla e Direttiva 24/2011/UE, riguardante i diritti dei cittadini europei ad una assistenza sanitaria transfrontaliera, aprono nuovi orizzonti per tutti quei pazienti in lista di attesa nel nostro paese.
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