Le classifiche definitive del “Sistema di garanzia” del ministero della Salute confermano la Toscana al secondo posto e l’Emilia-Romagna al terzo. La valutazione si basa su tre indicatori principali, mentre otto Regioni risultano insufficienti in almeno uno di essi.

Il confronto tra le Regioni

Il Veneto supera la Toscana nella classifica del sistema di valutazione delle Regioni elaborata dal ministero della Salute, noto come “Sistema di garanzia”. La Lombardia, invece, rimane lontana dalle prime cinque posizioni, piazzandosi settima. Questa volta i dati sono definitivi: nel novembre scorso, infatti, il capo della Programmazione del ministero, Americo Cicchetti, aveva anticipato una classifica provvisoria durante un congresso, scatenando polemiche, soprattutto da parte della Lombardia.

Nonostante il ministero sostenga che i numeri non servano per stilare graduatorie, è proprio a queste che le Regioni guardano con attenzione. Anche quest’anno ci si aspetta comunicati ufficiali da parte di coloro che occupano le posizioni migliori.

La classifica ufficiale

Il ministero valuta tre indicatori principali: attività ospedaliera, prevenzione e assistenza distrettuale. A ciascuno di questi viene assegnato un punteggio basato sulla qualità assistenziale della Regione, fino a un massimo di 100 punti. Sommando i voti ottenuti nei tre settori, si ottiene la classifica generale:

  1. Veneto – 287,1
  2. Toscana – 285,6
  3. Provincia di Trento – 277,9
  4. Emilia-Romagna – 277,4
  5. Piemonte – 269,7
  6. Umbria – 258,1
  7. Lombardia – 256,7
  8. Marche – 247,5
  9. Friuli Venezia Giulia – 235,4
  10. Puglia – 227,5
  11. Liguria – 219,3
  12. Lazio – 216,4
  13. Campania – 204,7
  14. Provincia di Bolzano – 201,7
  15. Molise – 192,5
  16. Sardegna – 192,3
  17. Basilicata – 189,3
  18. Abruzzo – 182,3
  19. Sicilia – 172,5
  20. Valle d’Aosta – 165,0
  21. Calabria – 150,2

Rispetto alla bozza circolata nei mesi precedenti, la Lombardia supera solo le Marche, che peggiorano la loro posizione passando dal quinto all’ottavo posto. Il Veneto, invece, conquista la prima posizione, dopo essere stato secondo lo scorso anno, mentre la Toscana avanza al secondo posto. L’Emilia-Romagna, prima nella precedente edizione, scivola in terza posizione.

Gli indicatori di valutazione

Il sistema di valutazione si basa su tre indicatori chiave:

1. Attività ospedaliera

Per quanto riguarda la qualità dell’assistenza ospedaliera, in testa troviamo la Provincia di Trento, seguita da Toscana e Veneto. La Lombardia si posiziona settima, un risultato sorprendente considerando che il sistema ospedaliero lombardo è spesso ritenuto un’eccellenza. Solo la Valle d’Aosta scende sotto i 60 punti in questo indicatore, dimostrando che il comparto ospedaliero, a livello nazionale, regge complessivamente bene.

2. Prevenzione sanitaria

Anche in questo settore è Trento a guidare la classifica, mentre in fondo troviamo Bolzano, Molise, Liguria, Abruzzo, Sicilia e Calabria, che presentano criticità nel garantire adeguati livelli di prevenzione.

3. Assistenza distrettuale e territoriale

Per quanto riguarda l’assistenza sul territorio, il Veneto si conferma al primo posto, seguito dalla Toscana. La Lombardia, invece, scivola fino all’undicesimo posto, segno che la sanità territoriale rappresenta ancora un punto critico per la Regione. Le difficoltà più rilevanti si riscontrano in Basilicata, Abruzzo, Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta.

In totale, sono otto le Regioni considerate “insufficienti” in almeno uno degli indicatori, evidenziando così le disparità nel livello di assistenza offerto sul territorio nazionale.

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