Gonartrosi o artrosi del ginocchio
Dott. Luigi Mazzoleni

Nel caso in cui l’artrosi del ginocchio coinvolga tutti e tre i compartimenti articolari (esterno, interno e femoro-rotuleo), si pone la necessità di effettuare una sostituzione integrale dell’articolazione (protesi totale).

Qualora il comparto usurato sia esclusivamente quello interno o quello esterno (con integrità degli altri due compartimenti) si procede alla sostituzione articolare parziale, utilizzando una protesi monocompartimentale (interna oppure esterna).

Il vantaggio della protesi monocompartimentale consiste soprattutto nella conservazione di buona parte delle strutture articolari, nel minor dolore post-operatorio, nella minor perdita ematica e nel più veloce recupero in fase di riabilitazione.

La maggior parte dei Chirurghi del Ginocchio considera l’opzione “protesi monocompartimentale” più rischiosa rispetto alla soluzione “protesi totale”. 

In realtà si tratta di una ottima soluzione per la minore invasività dell’atto chirurgico, per la minore perdita ematica che non espone al rischio di emotrasfusione, per il minor sacrificio di tessuto osseo, per la maggior rapidità del percorso riabilitativo. 

E’ sicuramente un intervento che richiede maggiore manualità da parte del chirurgo, dal momento che la sua curva di apprendimento è sensibilmente più lunga rispetto a quella della protesi totale e per il fatto che tuttora non esiste uno strumentario che guidi le varie fasi dell’intervento con estrema precisione, come accade nella protesi totale. 

Tuttavia, se l’indicazione è corretta e la tecnica chirurgica precisa, i risultati sono ottimi, specie nel paziente più giovane.