Carenza di Medici o Infermieri?

In un contesto sanitario in continua evoluzione, sorgono interrogativi cruciali: è la carenza di medici o di infermieri a mettere a repentaglio la qualità dell’assistenza?

Densità medica e rapporto infermieri-medico in Italia e all'estero

In Italia, la forza lavoro medica ammonta a circa 244.000 professionisti. Di questi, il 44% opera come dipendente del Sistema Sanitario Nazionale (Ssn), il 34% è convenzionato con il Ssn (ad esempio, i medici di medicina generale), e il restante 12% lavora nel settore privato accreditato dal Ssn. La densità medica del paese, con 4,1 medici ogni 1.000 abitanti, si colloca tra le più elevate in Europa.

In confronto, il Regno Unito e la Francia vantano rispettivamente 3 e 3,3 medici ogni 1.000 abitanti.

Tuttavia, tale scenario cambia drammaticamente quando si considera il rapporto infermieri-medico.

Nel Ssn italiano, operano 1,42 infermieri per ogni medico, mentre in Germania il rapporto è di 2,7, nel Regno Unito di 2,8 e in Francia di 3,3.

Perché la percezione di mancanza di medici?

Sebbene l’Italia disponga di una densità medica elevata, la sensazione di carenza di medici è diffusa.

Questo fenomeno è influenzato da vari fattori. La quantità di medici necessaria in un sistema sanitario è determinata da tre elementi principali:

a) la suddivisione dei ruoli e delle funzioni tra medici e altre professioni sanitarie;

b) l’equilibrio tra personale e tecnologie, spesso regolato da standard procedurali;

c) la prevalenza delle patologie.

Negli ultimi vent’anni, le professioni sanitarie come infermieri, riabilitatori e tecnici diagnostici hanno richiesto una formazione universitaria.

Tuttavia, il Ssn non ha ancora formalmente riconosciuto il livello di autonomia professionale di questi ruoli, mantenendo intatto il numero di medici richiesti dal sistema.

Nonostante il Ssn disponga di tecnologie avanzate, gli standard di personale non sono stati ridotti, nonostante le macchine abbiano aumentato l’efficienza lavorativa.

In breve, il panorama medico è cambiato, ma le norme e le funzioni rimangono ancorate a quanto viene svolto nei paesi più sviluppati, dove le professioni sanitarie sono più autonome e necessitano di meno supervisione medica.

Impatto dell'invecchiamento della popolazione

L’Italia è uno dei paesi più anziani al mondo, con una popolazione in cui gli ultra 65 anni sono il doppio rispetto agli under 15, rappresentando il 25% della popolazione.

Questo scenario determina una maggiore prevalenza di patologie croniche e fragilità che richiedono cure mirate e assistenza prolungata, dunque più infermieri e operatori socio-sanitari, ma meno medici.

La mancanza di infermieri o la sottovalutazione del loro ruolo porta ad un sovraccarico improprio dei medici.

Situazione attuale e prospettive future

Le borse di studio per le scuole di specializzazione mediche sono aumentate nel corso degli anni, da 7.500 posti nel 2008 a 14.000 nel 2023. Nel decennio 2022-2031, si prevede un massimo di 10.000 pensionamenti di specialisti all’anno, di cui 5.000 dal Ssn.

Di conseguenza, tra qualche anno, ci si aspetta un incremento del numero di medici.

Al contrario, i posti universitari per infermieri sono spesso non occupati, e solo il 75% degli iscritti riesce a completare gli studi.

Di conseguenza, il numero di infermieri pensionati supera le nuove assunzioni (14.000), risultando in una carenza di 60.000 infermieri rispetto alle necessità.

Questo scenario porta a una direzione opposta al necessario: più medici e meno infermieri.

Soluzioni e Prospettive

Per affrontare questa sfida, occorrono diverse azioni.

In primo luogo, è essenziale ridisegnare l’immagine delle professioni sanitarie tra i giovani, attraverso una campagna informativa che ne evidenzi le qualifiche, le opportunità occupazionali e i ruoli di rilievo.

È necessario anche rivedere i modelli organizzativi e le regole relative al personale coinvolto nelle procedure, limitando la presenza di medici solo quando è strettamente necessario e superando vecchie abitudini burocratiche.

Inoltre, è importante aggiornare le programmazioni universitarie per rispondere alla reale richiesta di personale nel settore sanitario.

In conclusione, il problema delle carenze e delle percezioni errate nel settore sanitario richiede un approccio olistico e lungimirante, orientato a garantire un equilibrio tra medici e professioni sanitarie in linea con le necessità della popolazione e i cambiamenti nella pratica medica moderna.

Metodo “valvola su valvola” per la prima volta al Spitalul Clinic SANADOR

Prima volta al Spitalul Clinic SANADOR, con la supervisione del noto chirurgo italiano Prof. Dr. Mauro Cassese, per la sostituzione della valvola mitrale tramite procedura minimamente invasiva “valvola su valvola”

Procedura minimamente invasiva realizzata in modo pionieristico

Presso lo Spitalul Clinic SANADOR, il team guidato dal Prof. Dr. Victor Costache capo della Sezione di Chirurgia Cardiovascolare, ha eseguito con successo una procedura di sostituzione transcatetere della valvola mitrale attraverso il metodo “valvola su valvola” su una paziente di 80 anni affetta da insufficienza cardiaca avanzata e con alto rischio operatorio. Alla paziente era stata impiantata una valvola biologica 11 anni prima, ma nel frattempo questa era degenerata. L’intervento endovascolare presso SANADOR è stato eseguito con il supporto del Prof. Dr. Mauro Cassese, cardiochirurgo proveniente dall’Italia.

È la prima volta che questo tipo di procedura di sostituzione della valvola mitrale viene effettuata presso lo Spitalul Clinic SANADOR nel Centro di Eccellenza per la Chirurgia Cardiovascolare Minimamente Invasiva. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla straordinaria esperienza del team medico e alle eccezionali attrezzature. Lo Spitalul Clinic SANADOR è l’unico in Romania ad essere dotato di due avanzate angiografi Philips Azurion 7 di ultima generazione. Inoltre, presso lo Spitalul Clinic SANADOR opera il primo blocco operatorio completamente digitalizzato in Romania.

Eccellenti risultati con rapida dimissione

“Questa procedura è stata eseguita utilizzando una tecnica innovativa, minimamente invasiva e transcatetere. La paziente presentava un’insufficienza cardiaca avanzata e probabilmente la sua aspettativa di vita era inferiore ai 6 mesi. Il recupero è stato rapido: la paziente è stata trasferita dalla terapia intensiva cardiologica il giorno successivo all’intervento e dimessa il giorno seguente. La procedura si è svolta senza incidenti, attraverso una puntura femorale, il che ci ha permesso di affrontare la valvola mitrale senza aprire il torace. Si tratta di una procedura relativamente nuova a livello mondiale, ma è stata resa sicura dalla presenza di un team internazionale. Abbiamo avuto il privilegio di avere con noi il Professor Mauro Cassese dall’Italia”, ha dichiarato il Prof. Dr. Victor Costache.

Il team operativo presso lo Spitalul Clinic SANADOR era composto dal Prof. Dr. Victor Costache, dal Prof. Dr. Mauro Cassese, dalla Dr. Cristina Pitiș, dalla Dr. Florentina Matache, dalla Dr. Anca Chitic, dalla Dr. Andreea Costache e dagli infermieri Oana Străchinariu, Georgeta Barbu e Marian Stoica.

Patologie della valvola mitrale

La valvola mitrale è una delle quattro valvole del cuore e ha il compito principale di impedire al sangue di tornare dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro durante la contrazione ventricolare. Quando la valvola mitrale non svolge correttamente e completamente la sua funzione, possono verificarsi rigurgiti, come nel prolasso della valvola mitrale. Un’altra alterazione della valvola è la stenosi mitralica, quando si verificano calcificazioni e la valvola diventa un ostacolo al passaggio del sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro.

Indipendentemente dal tipo di alterazione della valvola mitrale, esistono attualmente trattamenti moderni e minimamente invasivi attraverso i quali la valvola malata può essere riparata o sostituita chirurgicamente o tramite procedure di cardiologia interventistica effettuate in laboratorio di cateterismo.

Una situazione particolare si verifica quando una valvola mitrale malata è stata sostituita con una protesi valvolare e questa si degenera o si stenosa a sua volta dopo alcuni anni di funzionamento. Questo vale soprattutto per le bioprostesi valvolari, per le quali il bisogno di anticoagulanti è ridotto rispetto alle protesi meccaniche, ma hanno una durata di vita di 10-15 anni. Questo è il motivo per cui, attualmente, soprattutto nei pazienti giovani, la prima opzione è la riparazione chirurgica della valvola colpita o, se ciò non è possibile, si consiglia l’uso di valvole meccaniche. Tuttavia, i pazienti spesso preferiscono le bioprostesi valvolari per evitare gli eventuali effetti indesiderati dell’anticoagulazione, accettando il rischio di un intervento successivo.

Rigenerazione o degenerazione della bioprotesi mitrale

Nel caso in cui si verifichi una rigenerazione o una degenerazione della bioprotesi valvolare mitrale, è necessario intervenire per riparare o sostituire la valvola. Fino a poco tempo fa, la chirurgia era l’unica opzione per questi casi, con i rischi intrinseci legati alla conduzione di manovre chirurgiche su pazienti con patologia mitrale.

Recentemente, però, beneficiando dei notevoli progressi registrati nelle procedure endovascolari di sostituzione valvolare o di impianto di una nuova valvola direttamente nella valvola difettosa (la cosiddetta procedura “valvola su valvola”), in cui esiste già esperienza per la valvola aortica, tali procedure hanno iniziato ad essere praticate anche per la valvola mitrale.

La procedura di sostituzione della valvola mitrale “valvola su valvola” è tuttavia molto più complessa dal punto di vista tecnico e dovrebbe essere eseguita solo da operatori con una vasta esperienza nelle procedure transcatetere e nella chirurgia cardiovascolare. Questa procedura è particolarmente indicata per i pazienti ad alto rischio operatorio o per i quali l’intervento chirurgico è controindicato.

Il Centro di Eccellenza SANADOR

Lo Spitalul Clinic SANADOR è un centro di eccellenza e formazione in chirurgia cardiovascolare minimamente invasiva, il primo del suo genere in Romania. Presso il Centro di Eccellenza per la Chirurgia Cardiovascolare Minimamente Invasiva si eseguono costantemente numerose procedure chirurgiche o interventistiche in cardiologia in anteprima nazionale.

La chirurgia cardiovascolare minimamente invasiva è diventata il principale metodo di trattamento chirurgico per le gravi affezioni cardiache e delle grandi arterie. Grazie ai progressi raggiunti negli ultimi anni in questo campo, è possibile effettuare interventi cardiovascolari attraverso un approccio minimamente invasivo per la maggior parte delle indicazioni. In questo modo si ottengono buoni risultati a lungo termine e numerosi vantaggi per i pazienti: recupero rapido, ridotto rischio di complicazioni, significativa riduzione del dolore postoperatorio.

I pazienti beneficiano così dei trattamenti più moderni, garantiti da medici con lunga esperienza e specializzazione in chirurgia cardiovascolare minimamente invasiva e cardiologia interventistica, che utilizzano attrezzature all’avanguardia. Le procedure di chirurgia endoscopica vengono eseguite con strumentazione 3D e 4K di alta qualità, mentre i trattamenti endovascolari vengono effettuati con due angiografi ultraperformanti Philips Azurion 7, nel Laboratorio di Cateterismo Cardiaco.

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Stryker lancia una campagna di marketing diretto ai pazienti

Stryker, negli USA, ha lanciato una campagna di marketing diretta al paziente  chiamata “Scan. Plan. Mako Can”. per il suo software Mako SmartRobotics. 

Stryker lancia una campagna di marketing diretto ai pazienti

Stryker, una delle più grandi aziende al mondo nel settore delle tecnologie mediche, ha annunciato il lancio di una campagna di marketing diretta ai pazienti dal titolo “Scan. Plan. Mako Can.”

Attraverso questa iniziativa, Stryker mira a aumentare la consapevolezza dei pazienti riguardo a Mako SmartRobotics™, un’opzione innovativa per coloro che necessitano di interventi di sostituzione articolare a causa dell’artrite al ginocchio o all’anca.

Un'impronta radicata in Mako SmartRobotics™

Don Payerle, Presidente della divisione Joint Replacement di Stryker, ha spiegato: “‘Scan. Plan. Mako Can.’ ha radici profonde nei principi di Mako SmartRobotics™.

Siamo fermamente impegnati nell’avanzamento della tecnologia per la sostituzione articolare e nel permettere ai chirurghi di ottenere risultati superiori per i loro pazienti.

Il nostro obiettivo è condividere questa campagna con le persone che affrontano il dolore articolare, consentendo loro di cercare assistenza e intraprendere un percorso verso il ritorno alle loro attività amate.”

Pianificazione basata su CT e Tecnologia AccuStop™

Un elemento centrale di Mako SmartRobotics™ è la pianificazione basata su tomografia computerizzata (CT), che fornisce ai chirurghi una visione completa dell’anatomia del paziente e della procedura chirurgica imminente.

La tecnologia innovativa di feedback tattile AccuStop™ di Mako consente ai chirurghi di eseguire piani con notevole precisione, contribuendo a minimizzare la disturbo dei tessuti.

È importante notare che Mako SmartRobotics™ ha dimostrato risultati migliori, tra cui minor dolore e tempi di recupero più veloci, rispetto alla tradizionale chirurgia di sostituzione articolare manuale.

Risultati positivi e capacità digitali avanzate

Inoltre, l’integrazione delle capacità digitali da parte di Stryker, nota come Advanced Digital Healthcare, consente a prodotti come Mako di generare informazioni utili per migliorare i risultati clinici, operativi e finanziari lungo il continuum di cura.

Campagna omnicanale "Scan. Plan. Mako Can."

La campagna completa “Scan. Plan. Mako Can.” prende vita attraverso una varietà di mezzi e diversi canali mediatici, tra cui TV lineari e in streaming, social media, YouTube, piattaforme programmatiche/endemiche e ricerca a pagamento. 

Promuovere la consapevolezza e le opzioni di trattamento

Si incoraggia le persone che soffrono di dolore articolare a consultare i propri professionisti sanitari per esplorare le opzioni di trattamento disponibili, incluso l’adeguatezza dell’intervento di sostituzione articolare.

Per saperne di più su Mako SmartRobotics™, visitare MakoCan.com.

Considerazioni finali sulla chirurgia e i risultati individuali

È importante sottolineare che ogni procedura chirurgica comporta rischi intrinseci.

I chirurghi devono esercitare il loro giudizio clinico professionale quando considerano l’utilizzo di tecnologie specifiche nella loro pratica.

Stryker non fornisce consulenza medica e raccomanda che i chirurghi ricevano una formazione adeguata prima di incorporare qualsiasi tecnologia nella chirurgia.

I livelli di recupero e attività dei pazienti dopo l’intervento chirurgico possono variare.

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Chirurgia Bariatrica e Farmaci Anti-Obesità al Congresso IFSO a Napoli

I nuovi farmaci per la perdita di peso non sostituiscono la chirurgia, che rimane essenziale per i pazienti con obesità grave.

Il XXVI Congresso mondiale dell'IFSO a Napoli

Dal 30 agosto al 1° settembre, Napoli ospiterà il XXVI Congresso mondiale dell’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders (IFSO). Questo summit internazionale riunirà oltre 2mila iscritti provenienti da 93 Paesi, rappresentando un’opportunità fondamentale per discutere le sfide legate all’obesità e alle sue soluzioni terapeutiche.

Obesità in Italia, una sfida crescente

L’obesità rappresenta un problema di salute in rapido aumento in Italia, colpendo ben 4 milioni di persone. Secondo l’ISS, ci sono addirittura 17 milioni di italiani in sovrappeso.

Affrontare questa sfida richiede approcci terapeutici adeguati e sostenibili.

Farmaci e Chirurgia, due strade complementari

Due principali opzioni terapeutiche emergono nella lotta all’obesità: la chirurgia bariatrica e i farmaci anti-obesità.

Tuttavia, è cruciale comprendere che queste opzioni non sono alternative separate, bensì componenti di un approccio multidisciplinare più ampio.

La chirurgia bariatrica e i farmaci possono integrarsi efficacemente per offrire un percorso terapeutico completo.

Chirurgia Bariatrica

L’obesità grave richiede spesso interventi mirati e la chirurgia bariatrica si rivela un’arma potente in questo campo.

Secondo il Prof. Luigi Angrisani, Luigi-Angrisani_bendaggio-gastrico_chirurgia_SEFesperto di Chirurgia Generale, la chirurgia bariatrica offre risultati duraturi, con procedure come la gastrectomia verticale laparoscopica e il bypass gastrico che possono portare a un calo ponderale significativo, superiore a quanto ottenibile con i farmaci.

Programma scientifico e multidisciplinarietà

Il congresso si concentrerà sull’aggiornamento degli operatori del settore attraverso una varietà di formati, tra cui corsi, simposi, tavole rotonde, laboratori pratici e sessioni scientifiche.

La partecipazione di specialisti provenienti da diverse discipline, come chirurghi, anestesisti, internisti, psicologi e nutrizionisti, garantirà una visione completa e multidisciplinare dell’obesità e delle sue soluzioni terapeutiche.

Nuove Linee Guida per la Chirurgia Bariatrica

Uno dei momenti chiave del congresso sarà la discussione delle nuove linee guida per la chirurgia bariatrica, sviluppate in collaborazione con la Società Americana di Chirurgia Bariatrica e Metabolica (ASMBS) e la Federazione Mondiale (IFSO).

Queste direttive aggiornate rappresentano un progresso significativo, ampliando le indicazioni per la chirurgia metabolica e bariatrica.

Espandere le possibilità di trattamento

Le nuove linee guida includono otto nuove indicazioni che abbracciano una gamma diversificata di pazienti.

Queste indicazioni includono persone con obesità di classe 1, bambini e adolescenti, anziani, pazienti in attesa di interventi ortopedici, pazienti che richiedono riparazione di ernie addominali e coloro che affrontano malattie del fegato o insufficienza cardiaca.

Chirurgia Robotica e Innovazione

Oltre alla discussione sulle linee guida, il congresso IFSO offrirà un’opportunità unica di esplorare procedure chirurgiche all’avanguardia e l’uso potenziale della chirurgia robotica.

Questo rappresenta un passo avanti nell’evoluzione della chirurgia bariatrica, aprendo nuove prospettive per migliorare i risultati dei pazienti.

Concludendo, il Prof. Angrisani sottolinea che il congresso IFSO a Napoli sarà un’importante piattaforma per esaminare nuove prospettive e promuovere l’innovazione nel trattamento dell’obesità. crescente in modo completo ed efficace.

Nuovi LEA in G.U. dal 4 Agosto 2023

Ufficialmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 4 agosto 2023 il Decreto del Ministero della Salute riguardante le tariffe dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), previsto dal DPCM del 12 gennaio 2017

Nuove tariffe, un passo avanti

Il Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 agosto 2023 rappresenta un importante passo avanti nell’ambito dell’assistenza sanitaria.

Emesso dal Ministero della Salute in collaborazione con il MEF il 23 giugno 2023, il Decreto riguarda le tariffe dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), con l’obiettivo di attuare le disposizioni del DPCM del 12 gennaio 2017.

Aggiornamento e uniformità delle tariffe

Una delle principali innovazioni del Decreto consiste nell’aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, che erano rimaste ferme al 1996 e al 1999 rispettivamente.

Inoltre, il Decreto definisce le tariffe per le nuove prestazioni introdotte con il DPCM sui Lea nel 2017.

L’obiettivo è garantire l’erogazione uniforme di cure e servizi sanitari su tutto il territorio nazionale.

Entrata in vigore delle nuove tariffe

Le nuove tariffe saranno applicate a partire dal primo gennaio 2024 per l’assistenza specialistica ambulatoriale e dal primo aprile 2024 per l’assistenza protesica.

Questa tempistica permetterà una transizione fluida verso il nuovo sistema tariffario, assicurando una migliore accessibilità alle cure e ai servizi per i cittadini di tutto il Paese.

Un consenso confermato

L’importanza di questo Decreto è sottolineata dalla conferma dell’intesa in Conferenza Stato-Regioni, avvenuta il 19 aprile 2023.

Questo accordo ha aperto la strada per l’adozione delle nuove tariffe e ha contribuito a rafforzare la collaborazione tra il Ministero della Salute e le regioni italiane.

Innovazioni chiave nei Lea

Tra le novità introdotte dalle nuove tariffe, spicca l’omogeneità nell’erogazione di alcune prestazioni su tutto il territorio nazionale.

Questo includerà servizi fondamentali come la procreazione medicalmente assistita, la diagnosi della celiachia e delle malattie rare, nonché l’utilizzo di tecnologie innovative come l’enteroscopia con microcamera ingeribile e lo screening neonatale.

Progressi nell'assistenza protesica

Il Decreto si estende anche all’assistenza protesica, introducendo una serie di nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità.

Queste innovazioni includono comunicatori oculari e tastiere adattate, apparecchi acustici a tecnologia digitale, strumenti per facilitare l’alimentazione e la cura personale, nonché sistemi di mobilità avanzati come scooter a quattro ruote e sollevatori specializzati.

Assistenza Sanitaria:

Con l’entrata in vigore delle nuove tariffe, l’Italia prosegue il suo cammino verso un’assistenza sanitaria più accessibile, innovativa ed equa.

Questo Decreto rappresenta un passo importante verso una migliore qualità della vita per tutti i cittadini, garantendo cure efficaci e servizi adeguati su tutto il territorio nazionale.

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Medici social, netiquette per la rete

La relazione tra medici e Internet ha progressivamente guadagnato importanza, culminando in un ruolo rilevante anche nel contesto italiano.

Un nuovo legame emergente

La pandemia ha catalizzato questa evoluzione, dando vita alle celebri ‘viro-star’ e a professionisti della salute quali nutrizionisti, dermatologi e chirurghi plastici che condividono consigli e opinioni sui social media.

Questa presenza online ha incantato i sostenitori, suscitato critiche da parte degli oppositori e generato ironia all’interno della comunità virtuale.

Linee guida per un uso etico dei social media

Un importante passo avanti è stato compiuto grazie alle “Raccomandazioni sull’uso di social media, di sistemi di posta elettronica e di istant messaging nella professione medica e nella comunicazione medico-paziente”.

Questo documento è stato elaborato da Eugenio Santoro, Guido Marinoni, Guerino Carnevale e Francesco Del Zotti, appartenenti al Gruppo di Lavoro “Information and Communications Technology” della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), sotto la coordinazione di Giacomo Caudo.

Netiquette per medici online

Questa iniziativa si propone come una sorta di netiquette per i medici attivi sui social media, nonché per coloro che li utilizzano come fruitori.

L’obiettivo è rispettare i principi etici del Codice di Deontologia Medica sia nel mondo digitale che nella realtà concreta, evitando la diffusione di notizie false.

Consigli pratici

Alcuni suggerimenti pratici emersi dal documento includono:

  1. Creare due profili distinti, uno personale e uno professionale.
  2. Valutare con cautela le richieste di amicizia da parte dei pazienti.
  3. Garantire la validità scientifica dei contenuti pubblicati.
  4. Concentrarsi sulla promozione della salute e sulla prevenzione, evitando di suggerire trattamenti specifici.
  5. Preservare la privacy e l’anonimato dei pazienti durante le discussioni di casi clinici.
  6. Rivelare eventuali conflitti di interesse in modo trasparente.
  7. Essere consapevoli che la diffamazione e la violazione della privacy online sono perseguibili legalmente.

Regolamentazione futura

Tali raccomandazioni, pur non ancora rappresentando la posizione ufficiale della Fnomceo, costituiscono una base importante per potenziali modifiche e integrazioni al Codice Deontologico.

Queste linee guida potrebbero influenzare aspetti come l’Informatizzazione e l’Innovazione, l’Informazione e la Comunicazione e la Pubblicità sanitaria.

L'evolvere della comunicazione medica

La crescente adesione dei medici alle piattaforme di social media, sia per aggiornamenti professionali che per informare il pubblico su tematiche di salute, ha reso essenziale l’elaborazione di norme etiche. In mancanza di regolamentazioni specifiche, i medici rischiano di compromettere il rapporto tradizionale con i pazienti e potrebbero affrontare questioni legali.

L’utilizzo corretto dei social media diventa quindi cruciale per preservare l’integrità della professione medica e la salute pubblica.

Primo Intervento Innovativo nella Struttura di Radiologia Interventistica di Sassari

Questa procedura avanzata permette il rialzo delle vertebre e l’inserimento di un acrilato, simile a un cemento, per ripristinare la giusta altezza tra le vertebre.

Un approccio rivoluzionario alla cura delle fratture vertebrali:

La Radiologia Interventistica, sotto la guida del professor Salvatore Masala, ha introdotto una vertebro-plastica innovativa, eseguita per la prima volta a Sassari.

Questa procedura è stata adottata su una paziente affetta da fratture vertebrali causate dall’osteoporosi, localizzate nell’undicesima e dodicesima vertebra.

Utilizzando un dispositivo chiamato “device intrasomatico”, i medici sono stati in grado di rialzare le vertebre crollate e, successivamente, di inserire l’acrilato per riempire le cavità vertebrali.

Nonostante l’eccezionalità dell’esecuzione simultanea su una stessa persona, l’intervento è stato considerato indicato in base alla morfologia del corpo vertebrale fratturato.

Il tutto è stato eseguito con una blanda sedazione, evitando incisioni sulla cute del paziente grazie a “semplici” fori attraverso cui il radiologo interventista ha condotto le procedure.

Una collaborazione multidisciplinare per il successo dell'intervento

La collaborazione tra diverse unità mediche è stata essenziale per il successo dell’intervento.

La Radiologia Interventistica ha lavorato a stretto contatto con la Clinica Ortopedia, guidata dal professor Doria, e il team di Anestesia, diretto dal professor Terragni.

Questo approccio multidisciplinare ha permesso di mettere il paziente al centro delle cure e fornire la migliore assistenza possibile.

Dopo circa 4 ore di permanenza in day hospital, la paziente è stata dimessa con la programmazione di controlli successivi per monitorare il recupero.

Innovazioni tecnologiche per una salute migliore

La struttura di Radiologia Interventistica di Sassari ha compiuto passi significativi verso l’innovazione tecnologica nel campo medico.

Recentemente, è stata acquisita una nuova Tc con tecnologia innovativa e intelligenza artificiale, offrendo immagini di elevata qualità e potenzialità cliniche avanzate.

Questa macchina viene impiegata per la scansione cardiaca, compresi gli studi cardiologici, sia con pazienti pediatrici che con traumi.

Ulteriori aggiunte al “parco macchine” includono un nuovo mammografo digitale con tomosintesi 3D e dual energy, dotato di un mezzo di contrasto unico in Sardegna, e un ecografo di ultima generazione con sistema AI, il primo di questo tipo disponibile in una struttura del sistema sanitario nazionale. Inoltre, la struttura ha in programma l’acquisizione di due apparecchi per la risonanza magnetica, uno da 3 Tesla e uno da 1,5 Tesla, quest’ultimo acquistato con fondi del Pnrr.

Queste tecnologie all’avanguardia si pongono al servizio delle cittadine e dei cittadini dell’isola, garantendo risposte cliniche e misure preventive di elevata qualità.

Conclusioni

Il primo intervento innovativo nella struttura di Radiologia Interventistica di Sassari segna un importante traguardo per l’assistenza medica avanzata nella regione.

Grazie a una combinazione di tecnologie all’avanguardia e un approccio multidisciplinare, la struttura si impegna a fornire cure di alta qualità e a mettere al centro il benessere dei pazienti.

Davide Ranaldo ✆


Italia

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Davide Ranaldo ✆


Italia

Il Dott. Davide Ranaldo è un esperto chirurgo specializzato nella ricostruzione articolare del ginocchio e dell’anca. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2007 e ha ottenuto la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia presso la stessa università nel 2013.

Durante la sua formazione, ha acquisito esperienza presso diverse strutture ospedaliere di rilievo. Ha svolto servizio chirurgico assistenziale presso la Clinica Ortopedica dell’Universitaria degli Studi di Padova, l’Unità Operativa di Chirurgia della Colonna Vertebrale e l’Ortopedia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova sotto la guida del Prof. R. Aldegheri.

Inoltre, ha approfondito le sue competenze nella chirurgia protesica e artroscopica del ginocchio e dell’anca presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo sotto la supervisione del Prof. C. Castelli.

Il Dott. Ranaldo ha collaborato per circa 3 anni presso la Casa di Cura Villa Berica di Vicenza con il Dr. Luigi Colognese e i Dr. Arrigo e Stefano Fieschi. Da 6 anni, lavora in equipe con il Dr. GE Vendemiati, ex Primario dell’Ospedale di Camposampiero, contribuendo al miglioramento delle tecniche chirurgiche per la protesi dell’anca e del ginocchio.

Dal 2019, è certificato per l’utilizzo della chirurgia robotica (MAKO-Stryker) per la sostituzione protesica del ginocchio e dell’anca, offrendo un approccio avanzato e preciso ai suoi pazienti.

Il Dott. Ranaldo è un membro attivo di diverse associazioni professionali, tra cui:

  • Membro della SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) dal 2008.
  • Membro di SIGASCOT (Società Italiana del Ginocchio, Artroscopia, Sport, Cartilagine e Tecnologie Ortopediche) dal 2009.
  • Membro della SIP (Società Italiana di Chirurgia del Piede) dal 2013.
  • Socio aggregato FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana) dal 2012.

Inoltre, ha svolto un ruolo attivo come medico sociale nel settore giovanile della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) a Padova dal 2011 al 2013. Ha anche lavorato come medico sociale per la pallamano presso l’EMMETI (Vicenza) dal 2011.

Queste membership e coinvolgimenti testimoniano l’impegno del Dott. Ranaldo nel rimanere aggiornato sulle ultime novità e progressi nella sua specializzazione e nel contribuire alla comunità medica e sportiva.

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    Glavic Clinic apre a Madrid

    Le porte della clinica Glavic nel cuore di Madrid sono ufficialmente aperte !

    Iniziano le terapie

    Il 14 febbraio 2023, con i pazienti che hanno iniziato le loro prime terapie, la Spagna è diventata la seconda casa per il gruppo Glavic.

    I risultati e la reputazione

    La forza della reputazione costruita, basata su molti anni di lavoro e la soddisfazione dei pazienti, ha fatto il suo lavoro portando Glavic all’interesse del pubblico anche nel cuore della Spagna.

    Porta d'Europa

    In Plaza Castilla, nel centro di Madrid,la clinica si trova ai piedi di uno dei grattacieli che formano la cosiddetta “Porta d’Europa”, un  simbolo che sta a sottolineare  che la città di Madrid è la prima tappa  fuori dai confini Croati.

    Pazienti stranieri

    I pazienti stranieri fanno parte del quotidiano per la clinica, e le frequenti richieste di terapie da tutto il mondo confermano che il lavor svolto, non conosce confini geografici.

    Dare speranza

    policlinic glavic

    Consentire ai pazienti di tutto il mondo di vivere una vita più indipendente, ridare speranza a coloro a cui è stata negata, è la missione per la quale in Glavic sono pronti ad abbattere ogni confine per consentire ai pazienti di tutto il mondo di curarsi adeguatamente. 

    Per saperne di più

    Contattaci per informazioni relative al Policlinico Glavic

    Oppure consulta le nostre destinazioni.

    Karol Kosterna ✆


    Polonia

    Karol Kosterna

    La Dott.ssa Gosa Astrauskai effettua interventi di chirurgia mammaria ricostruttiva ed estetica, chirurgia del rimodellamento corporeo, chirurgia della mano, chirurgia dei nervi periferici, chirurgia microchirurgica del lembo.

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