estate liste di attesa

Siamo arrivati all’estate 2022, ed il problema del recupero delle liste di attesa non ha ancora una soluzione!

La nostra Sanità continua ad essere alle prese con le liste di Attesa!

Liste di Attesa

In Italia, i tempi medi per una visita sono purtroppo molto lunghi. Le regioni continuano a fare proclami con cifre enormi, che però analizzate per i servizi da recuperare risultano irrisorie.  

Regione Lazio

Il piano della Regione Lazio per il recupero di interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali è stato presentato lo scorso 30 giugno dal Presidente Zingaretti e dall’assessore alla Sanità D’Amato.

Il Piano prevede un impegno straordinario di spesa di € 47.970.518, a favore delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali.

Il numero delle prestazioni da recuperare però è enorme! Si tratta di 684.890 prestazioni specialistiche, 18.000 interventi chirurgici e 430.000 screening oncologici. Il budget straordinario ne potrà coprire solo una parte!

I medici a chiamata

Per ovviare alla mancanza di personale vanno indetti nuovi concorsi. Nel frattempo, nell’attesa, le Aziende Sanitarie  ricorrono a medici a chiamata, forniti da cooperative esterne. Soprattutto nei Pronto Soccorso la carenza è drastica, anche perchè i concorrsi vanno deserti!

Sanità privata convenzionata

L’aiuto che potrebbe venire dalla sanità privata viene però limitato dai budget. Infatti, i budget delle strutture private convenzionate rimangono invariati, anche se rimanendo gli stessi spazi e con la carenza di professionisti di supporto (anestesisti) l’aumento avrebbe un impatto limitato.

 

Problema non solo italiano

All’ultimo congresso europeo di Turismo medico EMT è stato evidenziato come le liste di attesa siano un problema di tutti i paesi Europei, in misura minore o maggiore rispetto all’Italia. Ma molti paesi della UE sono riusciti a vedere nella Sanità Trasfrontaliera (con accesso anche a cliniche private)  un potente alleato nella lotta alle liste di attesa. Sono diversi i governi infatti che incentivano i pazienti a cercare una soluzione con la cosiddetta Cross-Border Healthcare!

Nel frattempo molti chirurghi degli stessi paesi, sfruttando un’altra Direttiva UE che sancisce l’equipollenza dei titoli di studio e delle professioni regolamentate, richiedono l’iscrizione per attività medica temporanea  all’Ordine dei Medici del paese prescelto e si accordano con cliniche di primordine per portare i loro pazienti ed eseguire gli interventi in tempi accettabili.

Perchè non sfruttarla ?

La Sanità transfrontaliera è regolata dalla Direttiva 24/2011/UE, recepita dall’Italia nel 2014 con il D.Lgs 38/2014 ma ancora sconosciuta ai più.

Questa amplia i diritti dei cittadini europei in fatto di mobilità sanitaria, allargandola a destinazioni internazionali.

Nel nostro Paese la mobilità sanitaria non è una novità, molti concittadini si spostano da una regione all’altra per curarsi.

Allo stesso modo, molti specialisti hanno ambulatori in diverse regioni italiane.

Oggi le distanze si sono accorciate e grazie all’alta velocità oggi possiamo viaggiare

  • da Napoli a Milano in 4 ore
  • da Roma a Milano in 3 ore
  • da Firenze a Milano in 2 ore

Allo stesso modo possiamo volare in qualsiasi città europea in poco tempo e a prezzi contenuti

  • a Barcellona in 2 ore
  • a Vienna in 1 ora e 45
  • a Parigi in 2 ore e 30
  • a Varsavia in 2 ore e 15
  • a Monaco di Baviera in 2 ore
  • a Bucarest in 2 ore

Come possiamo vedere non si tratta di intraprendere viaggi impossibili verso destinazioni sconosciute e culture molto distanti dalla nostra, magari con costi esorbitanti di viaggio e soggiorno.

Bensì di ampliare di molto le possibilità di cura per i pazienti, e di intervento per i professionisti .

 

Per saperne di più

Contattaci a info@sef.care o visita il ns sito www.sef.care per avere informazioni sulle soluzioni alle Liste di attesa.

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