Il governo italiano lancia un piano da 600 milioni l’anno per ridurre le liste d’attesa nella sanità. Fondi assegnati direttamente agli ospedali con code più lunghe, promuovendo unificazione delle prenotazioni e appropriatezza prescrittiva.
Obiettivo del piano: combattere le liste d'attesa
Il Governo italiano, guidato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, annuncia un piano straordinario fino a 600 milioni l’anno per sconfiggere le liste d’attesa, un grave problema per la sanità nazionale.
Questa iniziativa è parte di un impegno più ampio volto a migliorare l’accesso alle cure mediche per i cittadini italiani, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia.
Nuovo approccio nella distribuzione dei fondi
I fondi non saranno più assegnati alle Regioni in modo indiscriminato, bensì il ministero della Salute li distribuirà direttamente alle singole Asl, dove si identificheranno le maggiori necessità tramite un accurato monitoraggio.
Questo cambio di strategia mira a garantire una distribuzione più equa delle risorse e a concentrare gli interventi dove sono più necessari.
Unificazione delle agende prenotazioni
Si mira a unificare le agende delle prenotazioni tra ospedali pubblici e privati convenzionati per migliorare l’efficienza nella gestione delle richieste dei pazienti, un’area ancora carente in molte parti d’Italia.
Questo permetterà di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili e di ridurre i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.
Promozione dell'appropriatezza prescrittiva
Si intende contrastare l’iperprescrizione di esami e visite mediche non necessari, che contribuiscono ad intasare il sistema sanitario, attraverso linee guida sviluppate dall’Istituto superiore di Sanità.
Questo approccio mira a garantire che le cure mediche siano appropriate alle reali esigenze dei pazienti, riducendo sprechi e migliorando l’efficienza del sistema.
Intervento legislativo in arrivo
Un decreto legge per il piano sulle liste d’attesa è atteso nelle prossime settimane, con particolare attenzione alle regioni con alta mobilità passiva, dove i pazienti si spostano per ricevere cure, comportando flussi finanziari significativi.
Questo intervento legislativo mira a fornire un quadro normativo chiaro e a incentivare le regioni a adottare politiche volte a ridurre le liste d’attesa.
Monitoraggio e interventi mirati
Un monitoraggio dettagliato verrà condotto a livello ospedaliero per identificare le carenze e indirizzare i finanziamenti ministeriali dove più necessario, supportando gli ospedali con difficoltà nell’assicurare le prestazioni.
Questo approccio mira a garantire che le risorse siano utilizzate in modo efficace e a migliorare l’accesso alle cure per tutti i cittadini.
Ruolo del settore privato
Il settore privato convenzionato è visto come parte integrante del sistema sanitario nazionale, e l’obiettivo è garantire un’offerta adeguata ai cittadini, collaborando con tutti gli attori coinvolti per superare le diseguaglianze presenti nel sistema sanitario.
Questo partenariato tra pubblico e privato è fondamentale per garantire un’ampia disponibilità di servizi sanitari di qualità in tutto il Paese.
Dichiarazioni del ministro Schillaci
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, conferma l’impegno del Governo nell’abbattere le liste d’attesa, riconoscendo l’importanza del coinvolgimento di tutte le parti interessate e delle Regioni per migliorare l’accesso alle cure mediche.
Le dichiarazioni del Ministro evidenziano la determinazione del Governo nel affrontare le sfide della sanità italiana e nell’assicurare un sistema sanitario efficiente e accessibile per tutti i cittadini.