A cosa serve l'Europa? Spesso ci facciamo questa domanda solo perché non sappiamo quali sono i nostri diritti. Impariamo a far valere la nostra opinione! Iniziamo rispondendo alla survey sulla sanità transfrontaliera.
Sanità transfrontaliera: una survey è aperta fino al 27 luglio
Pochi cittadini europei sanno che esistono strumenti molto semplici ed efficaci per esprimere la propria opinione sulle politiche e sulle azioni dell’Unione europea.
Noi europei possiamo rispondere alle consultazioni (survey o sondaggi) che vengono periodicamente pubblicate sul sito della Commissione europea per valutare lo stato di raggiungimento di alcuni obiettivi o l’effettiva applicazione dei diritti dei cittadini.
Per esempio: qual è la valutazione riguardo al diritto alla salute e alla mobilità sanitaria europea? Fino al 27 luglio possiamo esprimere la nostra opinione!
Come partecipare alla survey sulla sanità transfrontaliera
Partecipare è semplice rispondendo a un questionario online disponibile in italiano sul sito della Commissione europea.
Per accedere al questionario è necessario registrarsi sul sito.
A chi è rivolta la survey?
Possono partecipare tutti i cittadini e i “portatori di interessi”, vale a dire organizzazioni o enti direttamente coinvolti nell’attuazione di servizi di mobilità sanitaria europea (es. cliniche, ospedali, medici, associazioni di pazienti…).
La Commissione è particolarmente interessata all’opinione delle persone che hanno esperienza nel ricorso all’assistenza sanitaria programmata in un altro paese dell’UE, soprattutto nel caso di malattie rare.
Perché questa consultazione?
La direttiva sui diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera (2011/24/UE) mira ad agevolare l’accesso a un’assistenza sanitaria sicura e di qualità in un altro paese dell’UE. Essa intende offrire ai pazienti maggiori possibilità di ricorrere all’assistenza sanitaria programmata in tutta l’UE, anche tra paesi confinanti e nelle regioni di confine, consentendo nel contempo ai pazienti di chiedere il rimborso al sistema sanitario nazionale o al loro ente di assicurazione sanitaria. La direttiva mira inoltre a stimolare la cooperazione europea nel settore delle malattie rare, anche attraverso l’istituzione di reti di riferimento europee sulle malattie rare, a bassa prevalenza e complesse.
Al fine di sostenere la valutazione dell’attuale direttiva, la Commissione europea invita tutti i soggetti interessati e i portatori di interessi a condividere le loro opinioni ed esperienze nel ricorso all’assistenza sanitaria programmata nell’UE o nella cooperazione dell’UE nel settore delle malattie rare. Il contributo fornito può offrire informazioni e approfondimenti importanti sull’impatto e sui risultati della presente direttiva, nonché su eventuali problemi di attuazione e applicazione.