Una nuova frontiera
All’Ospedale Molinette di Torino è stata aperta una nuova frontiera nella chirurgia cardiovascolare, consentendo la riparazione della valvola mitrale per la seconda volta senza fermare il cuore.
Questa innovazione viene realizzata grazie all’uso di corde in goretex, una tecnologia avanzata che permette di intervenire sul cuore battente, offrendo speranza a quei pazienti che necessitano di un secondo intervento.
La riparazione della valvola mitralica
L’Ospedale Molinette, sotto la direzione del professor Mauro Rinaldi, è un centro di eccellenza in cui la riparazione della valvola mitralica viene eseguita da più di vent’anni.
Questo intervento è ormai diffuso in molti Centri a livello mondiale e, alle Molinette, si svolge con una tecnica mininvasiva che prevede un’incisione di pochi centimetri nel torace.
Durante le prossime 36e Giornate Cardiologiche Torinesi, previste dal 19 al 21 settembre 2024, la dottoressa Cristina Barbero presenterà l’esperienza di questo Centro, riportando i dati di quasi 2500 pazienti operati.
La Necessità di un secondo intervento
Anche nei migliori centri di cardiologia, come quello delle Molinette, l’intervento di riparazione della valvola mitralica non sempre è definitivo.
Una piccola percentuale di pazienti, circa l’1-2% entro un anno e l’8-10% entro dieci anni, richiede un secondo intervento.
La prospettiva di essere sottoposti nuovamente a un’operazione al cuore è sempre delicata, soprattutto perché il secondo intervento comporterebbe una sternotomia completa e la necessità di fermare il cuore una seconda volta.
La Tecnica Neochord
Oggi, per riparare la valvola mitrale già operata, si utilizza una delle tecniche di cardiochirurgia più innovative: la Neochord. Sviluppata dal team della Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota, e adottata dall’Ospedale Molinette di Torino.
Questa procedura permette di sostituire le corde tendinee non più idonee con filamenti artificiali in Gore-Tex, spessi un millimetro e lunghi tra i 5 e i 7 centimetri.
Questi nuovi fili vengono suturati sui lembi valvolari prolassanti, ripristinando l’anatomia e la funzione della valvola.
La riparazione con Neochord viene eseguita a cuore battente, evitando di fermare il cuore e di utilizzare la circolazione extracorporea (CEC).
Grazie a un’incisione minima di circa 5 centimetri nel torace, si accede al cuore senza la necessità di un’estesa apertura dello sterno, come nella chirurgia tradizionale.
Questa metodica innovativa, presentata anche durante le 36e Giornate Cardiologiche Torinesi, offre ai pazienti delle Molinette una soluzione meno invasiva e con minori rischi per la riparazione della valvola mitrale.