ll Turismo Medico e il suo impatto sul settore sanitario globale

Il turismo medico sta rivoluzionando l’assistenza sanitaria a livello globale, promuovendo soluzioni oltre i confini, stimolando la crescita economica e facilitando la condivisione di conoscenze.

Il Turismo Medico, una tendenza in crescita

Il turismo medico è una tendenza emergente che sta rivoluzionando il panorama dell‘assistenza sanitaria globale.

Le persone viaggiano oltre i confini nazionali alla ricerca di trattamenti medici avanzati, interventi chirurgici e procedure.

Vivek Prakash, cofondatore e amministratore delegato di CareMedico, sottolinea l’importanza di questa pratica e il suo impatto economico positivo sul settore sanitario del paese ospitante.

Ecco come il turismo medico sta cambiando la percezione e la pratica dell’assistenza sanitaria in tutto il mondo.

Un nuovo modo di guardare all'assistenza sanitaria

Il turismo medico agisce come un ponte tra le necessità di salute delle persone e le soluzioni di cui hanno bisogno.

Molti individui viaggiano verso paesi che offrono strutture mediche all’avanguardia, personale sanitario altamente qualificato e opzioni spesso convenienti.

Questo segna un cambiamento significativo nella percezione dell’assistenza sanitaria, trasformandola da un servizio limitato ai confini geografici a un’opportunità globale.

Benefici economici per le strutture sanitarie

L’afflusso di turisti medici porta notevoli benefici economici al settore sanitario del paese ospitante.

Gli ospedali e le cliniche investono spesso in tecnologie all’avanguardia e reclutano personale medico altamente qualificato per attrarre i pazienti.

Questo non solo beneficia i turisti medici, ma alza anche il livello generale dei servizi sanitari offerti ai residenti locali.

Le entrate supplementari generate dal turismo medico possono essere reinvestite nell’ulteriore sviluppo delle infrastrutture e dei servizi medici.

Scambio globale di conoscenze mediche

Il turismo medico favorisce lo scambio di conoscenze e competenze mediche su scala internazionale.

Medici e professionisti della sanità provenienti da diverse parti del mondo si incontrano, condividendo esperienze, tecniche e risultati di ricerca.

Questa collaborazione internazionale può portare a scoperte e avanzamenti medici che non sarebbero stati possibili in sistemi sanitari isolati.

Sfide e preoccupazioni da affrontare

Nonostante i vantaggi, il turismo medico presenta alcune sfide.

Garantire la qualità e la sicurezza del paziente è una delle principali preoccupazioni, data la varietà di standard medici in tutto il mondo.

È essenziale che i turisti medici conducano ricerche approfondite sulle credenziali dei fornitori di servizi sanitari e delle strutture nelle destinazioni scelte.

Inoltre, la pressione sulle risorse sanitarie locali dovuta all’afflusso di turisti medici può influenzare la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti locali.

Considerazioni etiche

L’incremento del turismo medico solleva questioni etiche importanti.

È giusto che persone provenienti da paesi più ricchi viaggino per ricevere cure mediche, mentre coloro che vivono in regioni meno fortunate hanno difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari di base?

Questa disparità potrebbe accentuare le disuguaglianze globali nell’assistenza sanitaria.

Trovare un equilibrio tra sfruttare i benefici del turismo medico e garantire un accesso equo all’assistenza sanitaria per tutti rappresenta una sfida critica.

In sintesi

Il turismo medico sta plasmando il settore sanitario globale in modi straordinari, promuovendo soluzioni sanitarie oltre i confini nazionali, stimolando la crescita economica e facilitando lo scambio globale di conoscenze.

Tuttavia, è essenziale affrontare le sfide e le questioni etiche che accompagnano questa tendenza.

In un mondo sempre più interconnesso, trovare modi per sfruttare gli impatti positivi del turismo medico, garantendo al contempo un accesso equo all’assistenza sanitaria per tutti, rimane fondamentale per un futuro sanitario equilibrato e sostenibile.

Cure mediche all’estero: un’opportunità spesso ignorata

Nonostante l’Unione Europea abbia introdotto la Direttiva UE n. 24/2011 con l’intento di agevolare l’accesso alle cure mediche al di là dei confini nazionali, sembra che in Italia la maggior parte dei cittadini non sia al corrente di tale opportunità. Questa situazione è ancor più frustrante dato che molti individui rimangono vincolati alle lunghe liste d’attesa del sistema sanitario nazionale.

Turismo sanitario e cure mediche

Ogni anno, oltre 350,000 italiani scelgono l’estero per interventi estetici a costi contenuti.

Tuttavia, pochi sanno che le cure mediche per gravi patologie sono possibili nello stesso contesto, usufruendo del Sistema Sanitario Nazionale.

È una direttiva ancora poco conosciuta

Tessera TEAM

La Tessera Europea Assistenza Malattie (TEAM) svolge un ruolo cruciale nell’agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie  durante il soggiorno temporaneo in uno dei 27 paesi dell’UE.

Con essa, hai il privilegio di accedere direttamente ai servizi medici e alle strutture sanitarie pubbliche o convenzionate.

Presentando la tua TEAM, acquisisci il diritto di ricevere cure alle medesime condizioni garantite ai cittadini del paese ospitante.

Questa forma di assistenza viene erogata senza intermediazioni finanziarie, ad eccezione dell’eventuale contributo personale noto come ticket, il quale rimane a carico del beneficiario e non è soggetto a rimborso..

Autorizzazione preventiva cure programmate

Relativamente alle cure programmate all’estero, è fondamentale ottenere un’autorizzazione preventiva dall’Azienda Territoriale Sanitaria.

Puoi scegliere se preferire un’assistenza diretta presso strutture pubbliche o convenzionate (in base al Regolamento CE 883/2004) oppure un’assistenza indiretta, anticipando personalmente i costi (come previsto dalla Direttiva 24/2011/UE), anche presso strutture private, e successivamente richiedere il rimborso.

Direttiva UE n. 24/2011: Guida per le Cure Transfrontaliere

La Direttiva UE n. 24 del 09.03.2011, il decreto legislativo 38 del 4 marzo 2014, noto come “Schengen Sanitaria e le Linee Guida del Decreto Ministero Salute n. 50 del 16/4/2018 regolamentano le cure transfrontaliere e consentono ai cittadini europei di ricevere cure all’estero con l’autorizzazione preventiva del SSN rivolgendosi anche a strutture private.

L’autorizzazione preventiva è connessa ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Conoscenza e implementazione

In Italia, l’implementazione dell’assistenza sanitaria transfrontaliera secondo la Direttiva 2011/24/UE è meno avanzata rispetto ad altri paesi dell’UE.

Questa situazione sembra derivare da una limitata conoscenza dei diritti dei pazienti, dalla mancanza di informazioni chiare e dalla presenza di possibili ostacoli burocratici.

È necessario che le autorità lavorino per sensibilizzare i cittadini riguardo alla direttiva e semplificare le procedure, allo scopo di favorire un utilizzo più efficace dell’assistenza sanitaria transfrontaliera in Italia.

La scelta dei Britannici per cure rapide e accessibili

Pazienti provenienti dalla Gran Bretagna giungono in Lituania per trattamenti ortopedici. Qui trovano l’opportunità di sottoporsi a interventi chirurgici che nel Regno Unito sono caratterizzati da lunghe attese.

Un volo per un futuro senza dolore

Un uomo proveniente dalla Gran Bretagna ha percorso oltre 1500 chilometri per ottenere un trattamento medico in Lituania.

Ma non è da solo.  Sempre più britannici stanno scegliendo di sottoporsi a procedure mediche all’estero, con una crescente predilezione per la Lituania.

Cosa sta spingendo questo trend?

La Lituania come nuova meta preferita per i pazienti britannici

Il fenomeno del turismo medico in Lituania è in forte crescita, soprattutto tra i pazienti provenienti dalla Gran Bretagna. Liz Peck, una donna scozzese, racconta la sua motivazione: una sua amica ha subito un intervento all’anca qui ed è ora in grado di vivere nuovamente una vita attiva. Questa esperienza la ha ispirata a seguire l’esempio.

Il Sistema Sanitario britannico al limite

La situazione nel Regno Unito è ben diversa. Liz Peck, residente nelle Highlands scozzesi, parla delle lunghe liste d’attesa per gli interventi ortopedici.

Pazienti come Susan Blakey potrebbero dover aspettare anni per essere operati. Questi lunghi tempi d’attesa hanno spinto molti a cercare alternative.

La Lituania come alternativa: prezzi convenienti e cure veloci

Le spese per le procedure mediche nel Regno Unito possono essere notevoli. Susan Blakey racconta che in Inghilterra avrebbe dovuto sborsare tra le 16.000 e le 20.000 sterline per il suo intervento, mentre in Lituania ha pagato appena 8000 euro.

Molti pazienti britannici sono attratti dai prezzi convenienti e dalla possibilità di essere curati più rapidamente.

Cliniche private in Lituania:

La Lituania è diventata una meta ambita per il turismo medico, e le cliniche private come la “Nordclinic” a Kaunas giocano un ruolo fondamentale.

Queste strutture non offrono solo trattamenti medici di alta qualità, ma anche un pacchetto completo che comprende voli, alloggio e persino riabilitazione. Per molti pazienti, questa opzione è allettante.

Il Cammino verso una guarigione rapida

La rapida ripresa post-intervento è impressionante. I pazienti possono camminare già pochi giorni dopo l’operazione.

Questo comporta un notevole aumento della qualità della vita per pazienti spesso anziani.

Il concetto di turismo medico è cambiato, come afferma il chirurgo Šarūnas Tarasevičius della “Nordclinic”.

I pazienti di oggi desiderano essere più attivi.

Il turismo medico è sostenibile?

Mentre molti pazienti traggono beneficio dai vantaggi del turismo medico, è importante considerare che non tutti possono permettersi questa opzione.

Derek Ross, uno dei pazienti britannici, parla dei costi e delle decisioni prese. Il viaggio in Lituania è stato per lui un modo per liberarsi dal dolore e tornare a vivere attivamente.

Uno sguardo al futuro del turismo medico

La Lituania si è affermata con successo come meta per il turismo medico, specialmente per i pazienti britannici alla ricerca di opzioni di trattamento più veloci.

Mentre il sistema sanitario lituano combina cliniche private e ospedali pubblici, i pazienti britannici si trovano di fronte alla scelta tra lunghi tempi d’attesa nel proprio paese e trattamenti più rapidi all’estero.

Il turismo medico come soluzione per i pazienti britannici

Il turismo medico in Lituania offre ai pazienti britannici un’alternativa ai lunghi tempi d’attesa nel sistema sanitario nazionale.

La possibilità di ricevere trattamenti di alta qualità a prezzi più accessibili è allettante per molti pazienti. Le storie di Liz Peck, Susan Blakey e Derek Ross dimostrano come il turismo medico possa avere un impatto positivo sulla vita delle persone, garantendo un movimento senza dolore e un notevole miglioramento della qualità della vita.

La sanità privata italiana all’estero

Tra i maggiori gruppi ospedalieri privati italiani c'è chi punta a crescere con strutture all'estero.

Sanità privata

Sono circa 550 Case di cura private in Italia, di cui più dell’ 85%,  accreditate col Servizio Sanitario Nazionale.

Queste strutture svolgono il 25% delle prestazioni ospedaliere pesando soltanto per il 15% sulla spesa sanitaria.

Quattro regioni ne ospitano più della metà: 

  • Lombardia (64); 
  • Lazio (62); 
  • Campania (61); 
  • Sicilia (60)

Il resto è sparso più o meno omegeneamente sulle altre regioni.

Chi la gestisce

In Italia le cliniche private nascono con connotazione familiare, dal bisogno del medico, generalmente affermato, di disporre di un luogo di ricovero per i suoi pazienti.

Negli anni la realtà si evolve e le capacità manageriali diventano sempre più importanti per stare al passo con la qualità delle cure e i continui tagli del SSN.

Diventa sempre più difficile far quadrare i conti con un unica struttura, le economie di scala aiutano.

Oggi molte strutture fanno capo a gruppi noti e prestigiosi, come:

  • San Donato
  • Humanitas
  • GVM Care & Research 
  • Servisan
  • Korian
  • Giomi
  • Multimedica
  • Auxologico
  • Garofalo Healthcare
  • Kos

Mercato estero

Numerose sono le strutture italiane che puntano a crescere e creare posti di lavoro attirando in Italia pazienti stranieri, in cerca di cure di qualità, da tutta Europa e anche da Paesi extra-europei.

Ma c’è anche chi si clona disseminando le proprie eccellenze all’estero , perché la sanità italiana ha tutti i numeri per andare bene nel mondo, avendo bravi medici e ottimi gestori di ospedali.

Sanità esportata

Gruppo Villa Maria

Precursore di questa tendenza è stato il Gruppo Villa Maria (GVM) che nel 2007 apre il primo centro emodinamico in Polonia dove oggi conta 10 strutture ospedaliere.

Nel 2009 allarga la propria attività in Francia, dove acquisisce l’Hôpital Europeen de Paris La Roseraie, una grande struttura sanitaria polispecialistica  polo di riferimento in particolare per la cardiologia e l’oncologia con 420 posti letto complessivi e 18 mila ricoveri l’anno.

Nel 2012  il Gruppo si inserisce nella gestione dello Spitali Europian Tirana, in Albania oggi divenuto Spitali Villa Maria, per sottolineare l’affiliazione con la capogruppo italiana

A Settembre 2016 inaugura il Poliambulatorio Specialistico localizzato nel centro di Mosca: il Centro Medico Smolensky. Al suo interno sono disponibili avanzate dotatazioni tecnologiche e medici altamente qualificati anche dall’Italia. Il centro è operativo in un certo numero di settori medici (ginecologia, urologia, nefrologia, neurologia, cardiologia, oftalmologia) e per la diagnostica MRI.

gruppo Servisan (Policlinico di Monza)Nel 2012 è il gruppo Servisan (Policlinico di Monza), con un investimento da 40 milioni di euro ad aprire un ospedale privato a Bucarest in Romania, la struttura conta 8 sale operatorie, 32 posti letto di terapia intensiva, Unità- reparti: Coronarici, Medicina Interna, Dipartimento di Radiologia , Ambulatori specialistici, Recupero Cardiologico e di Riabilitazione Motoria, con 140 posti letto, ed è principalmente destinato alla chirurgia complessa con garanzia di servizi medici di elevata performance.

Auxologico

Auxologico collabora da molti anni con diverse università, ospedali e istituzioni rumene.

Nel 2020 ha preso una decisione strategica e un impegno di lunga data nei confronti della Romania. Il primo passo in questa direzione è l’acquisizione del centro di prevenzione e recupero cardiovascolare CardioRec a Bucarest

Tra il 2021 e il 2022 viene acquisita una seconda struttura in Romania, l’ospedale riabilitativo President a Oradea, rafforzando così la presenza nel paese.

gruppo Giomi

Il gruppo Giomi ha preferito entrare nel mercato tedesco attraverso le Residenze per anziani,e dal 2012 tramite la controllata Valere Senioren Residenzen si sta facendo spazio aquisendo strutture.

Kos

Anche Kos segue la strada delle Residenze e nel 2019 acquisisce il 100%  Charleston Holding, società tedesca che gestisce 51 residenze per anziani capillarmente distribuite in tutta la Germania.

Quali vantaggi

Lo sviluppo di queste eccellenze italiane all’estero, insieme alla e Direttiva 24/2011/UE, riguardante i diritti dei cittadini europei ad una assistenza sanitaria transfrontaliera, aprono nuovi orizzonti per tutti quei pazienti in lista di attesa nel nostro paese.

Se vuoi approfondire

Contattaci per informazioni relative ai percorsi di cura all’estero

 

Sanador e la prima sala operatoria digitalizzata in Romania

Sanador Clinical Hospital inaugura la prima sala operatoria in Romania completamente digitalizzata.

I nostri partner: cliniche private con i più alti standard di qualità

In questi ultimi anni SEF ha instaurato partnership e collaborazione con alcune delle più importanti cliniche private di Bucarest.

Una tra queste è proprio la Clinica Sanador, protagonista in Romania di questa grande innovazione.

Nuova sala operatoria e terapia intensiva

Sanador Clinical Hospital di Bucarest ha inaugurato solo pochi giorni fa il secondo blocco operatorio con la prima sala operatoria completamente digitalizzata e  la prima sala mobile ibrida della Romania. Nello stesso momento, è stata aperta la prima unità di terapia intensiva digitalizzata di chirurgia vascolare, dove ogni posto letto gode di completa autonomia.

Le nuove attrezzatura e le nuove tecnologie, completamente all’avanguardia sia in sala operatoria che in terapia intensiva, sono un primato assoluto in Romania.

La digitalizzazione

Tutte le tecnologie più avanzate, a disposizione in sala operatoria, sono tutte integrate e digitalizzate, per rendere gli interventi chirurgici più efficienti e più sicuri per il paziente.

Secondo quanto dichiarato dalla Dottoressa Doris Andronescu, Direttore Generale di Sanador, “la prima sala ibrida mobile in Romania aiuterà i complessi interventi di cardiochirurgia, offrendo ai pazienti tutte le opzioni di trattamento disponibili. Attraverso questo investimento vogliamo confermare che Sanador è un importante riferimento per tutta la sanità in Romania, e la qualità resta l’obiettivo principale della nostra struttura.”

 

Come funziona una sala operatoria digitalizzata

Ognuna delle due nuove sale operatorie è dotata di grandi monitor mobili, una consolle di comando vicino al tavolo operatorio, ed un sistema centrale fisso con un grande monitor. 

Su ogni schermo può essere proiettata qualsiasi immagine richiesta dal chirurgo: un’immagine 4K ripresa dalla telecamera sulla lampada principale, o dalla telecamera sul soffitto, o dalla telecamera del videoendoscopio operatorio.

Inoltre, le informazioni sulla cartella elettronica del paziente possono essere proiettate su qualsiasi monitor, come anche radiografie precedenti, angiografie, immagini da monitor di terapia intensiva.

Ma non solo. Ognuna di queste immagini può essere trasmessa da remoto, con la possibilità di annotarla e contrassegnarla direttamente sullo schermo. Lo staff operatorio può ricevere feedback audio e video in tempo reale, anche da remoto. 

In questo modo è anche facile poter interagire con specialisti che risiedono in altre parti del mondo.

 

Centro di eccellenza in cardiochirurgia

Con l’inaugurazione delle nuove sale è stata inaugurata anche la nuova terapia intensiva cardiovascolare. Verrà così aumentato non solo il numero degli interventi, ma anche la loro complessità.

Ogni letto dispone di tutte le attrezzature necessarie per una completa autonomia per un paziente in condizioni critiche. Si va dai sistemi di monitoraggio avanzati, ai materassi antidecubito con sensori di peso, ventilazione automatica, cartella clinica collagata elettronicamente.

Ogni letto inoltre è videomonitorato attraverso un sistema intelligente, che consente di osservare ogni dettaglio sull’evoluzione del paziente.

Terapia intensiva

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Oppure consulta le nostre destinazioni.

Accreditamento Joint Commission di gruppo per Quirónsalud

Logo QuironSalud

Il Gruppo QuironSalud è stato accreditato con il famoso sigillo d'oro della Joint Commission International Enterprise.

Joint Commission

L’organizzazione no-profit Joint Commission International (JCI), nata negli anni ’90, offre servizi di accreditamento sanitario a livello internazionale. E’ attiva in più di 100 paesi, ed il suo obiettivo è migliorare la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure.

L’organizzazione controlla ospedali, sistemi sanitari, ministeri e istituzioni governative, promuovendo rigorosi standard di cura.

Infatti il JCI è l’accreditamento sanitario più prestigioso al mondo, per la sicurezza che fornisce al paziente e per la rigorosa valutazione di tutti i processi assistenziali. 

Joint Commission

Quirónsalud

Avendo ottenuto il sigillo d’oro della Joint Commission International per tutti i suoi ospedali, QuironSalud è il primo gruppo ospedaliero privato al mondo ad aver ottenuto questo accreditamento. E quindi anche in Europa è il primo ente sanitario ad avere questo prestigioso accreditamento.

Il percorso di QuironSalud

La strada per ottenere l’accreditamento è stata lunga, con un grande sforzo di tutto il Gruppo per migliorare la sicurezza e la qualità delle cure, per garantire un ambiente di cura sicuro per il paziente, riducendo i rischi.

Tutto il gruppo QuironSalud promuove la cultura della sicurezza, la standardizzazione dei processi, l’eccellenza nell’assistenza mitigando i rischi associati. 

Questo grazie anche alla trasformazione digitale, che ha liberato i professionisti sanitari da compiti amministrativi, dando più tempo per concentrarsi sulla cura del paziente.

 

 

Il giudizio Joint Commission

Come conclusione, la Commissione ha evidenziato la qualità del modello di gestione, l’eccellenza nell’assistenza medica, l’alta qualificazione dei professionisti, ed anche l’entusiamìsmo della cultura del miglioramento continuo di tutto il Gruppo QuironSalud.

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

La riabilitazione robotica.

Robot

Grazie alla partnership con Glavic Clinic in Croazia, i pazienti che si affidano SEF possono accedere ad una delle migliori riabilitazioni robotiche.

La riabilitazione robotica

Grazie ai nuovi e moderni robot riabilitativi, oggi il fisioterapista può essere affiancato da un efficace strumento per la riabilitazione degli arti.

I robot, infatti, movimentano l’arto del paziente, prendendolo dalla sua estremità oppure abbracciando tutto l’arto con una struttura apposita che guida il movimento delle articolazioni

Ci sono diversi sistemi, che possono essere in qualche modo classificati come segue.

  • Sistemi per l’attuazione del movimento (esoscheletri, robot)
  • Sistemi per l’interazione esperienziale (realtà virtuale)
  • Sistemi per la comunicazione interattiva (tele riabilitazione)
  • Sistemi per la rilevazione della mobilità/ comportamenti sociali (contapassi)

Gli esoscheletri, per esempio, sono strutture indossabili e utilizzabili dal paziente a scopo sia riabilitativo sia assistivo. Alcuni esoscheletri permettono a pazienti tetraplegici di assumere una posizione eretta e di camminare in autonomia.

La riabilitazione con i robot ha trovato applicazione nel trattamento sia di patologie neurologiche (esiti da ictus, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, malattie del midollo spinale, polineuropatie, paralisi cerebrale infantile, esiti di poliomielite) sia ortopediche che compromettono il cammino, il movimento degli arti superiori o l’equilibrio.

Curarsi in Croazia

La Croazia negli utlimi anni ha visto crescere il numero di cliniche private ed ospedali, specializzati e focalizzati sempre di più nell’accogliere pazienti dall’estero, alla ricerca di una soluzione ottimale per il loro problema di salute.

Clavic Clinic

La Galvic Clinic è una clinica privata specializzata in neurologia, medicina fisica, riabilitazione con terapia fisica e riablilitazione robotica. Nella clinica viene seguito il Concetto di GLARTH, una riabilitazione complessa con 30 sofisticati robot. Più di 120 tra operatori eseprti e medici lavorano nelle tre clinice di Zagabria, Dubronìvnik e Split, da orami più di 25 anni.

Leader nella riabilitazione robotica

riabilitazione robotica

Il focus della Clinica è la neuroriabilitazione per adulti e bambini con disturbo mototi causati da disturbi neurologici, traumatici o altre malattie come

  • Ictus
  • Lesione celebrale acquisita (ABI)
  • Paralisi celebrale (PC)
  • Lesione del midollo spinale (SCI)
  • Sclerosi multipla (SM)
  • Morbo di Parkinson (PD)
  • Neuropatie
  • Malattie articolari degenerative
  • Atrofia muscolare spinale
  • Qualsiasi deficit motorio causato da malattie neurologiche

Grazie alla lunga esperienza, la Glavic Clini è divenuta centro di riferimento per 4 grandi aziende leader a livello mondiale nella robotica di riabilitazione. 

Ed è leader nello sviluppo delle più moderne linee guida nel campo della riabilitazione neurorbotica

Per saperne di più

Contattaci per informazioni relativi ai percorsi di riabilitazione robotica in Croazia.

Oppure consulta le nostre destinazioni.

Estate 2022 e le liste di attesa

estate liste di attesa

Siamo arrivati all’estate 2022, ed il problema del recupero delle liste di attesa non ha ancora una soluzione!

La nostra Sanità continua ad essere alle prese con le liste di Attesa!

Liste di Attesa

In Italia, i tempi medi per una visita sono purtroppo molto lunghi. Le regioni continuano a fare proclami con cifre enormi, che però analizzate per i servizi da recuperare risultano irrisorie.  

Regione Lazio

Il piano della Regione Lazio per il recupero di interventi chirurgici e prestazioni ambulatoriali è stato presentato lo scorso 30 giugno dal Presidente Zingaretti e dall’assessore alla Sanità D’Amato.

Il Piano prevede un impegno straordinario di spesa di € 47.970.518, a favore delle aziende sanitarie e ospedaliere regionali.

Il numero delle prestazioni da recuperare però è enorme! Si tratta di 684.890 prestazioni specialistiche, 18.000 interventi chirurgici e 430.000 screening oncologici. Il budget straordinario ne potrà coprire solo una parte!

I medici a chiamata

Per ovviare alla mancanza di personale vanno indetti nuovi concorsi. Nel frattempo, nell’attesa, le Aziende Sanitarie  ricorrono a medici a chiamata, forniti da cooperative esterne. Soprattutto nei Pronto Soccorso la carenza è drastica, anche perchè i concorrsi vanno deserti!

Sanità privata convenzionata

L’aiuto che potrebbe venire dalla sanità privata viene però limitato dai budget. Infatti, i budget delle strutture private convenzionate rimangono invariati, anche se rimanendo gli stessi spazi e con la carenza di professionisti di supporto (anestesisti) l’aumento avrebbe un impatto limitato.

 

Problema non solo italiano

All’ultimo congresso europeo di Turismo medico EMT è stato evidenziato come le liste di attesa siano un problema di tutti i paesi Europei, in misura minore o maggiore rispetto all’Italia. Ma molti paesi della UE sono riusciti a vedere nella Sanità Trasfrontaliera (con accesso anche a cliniche private)  un potente alleato nella lotta alle liste di attesa. Sono diversi i governi infatti che incentivano i pazienti a cercare una soluzione con la cosiddetta Cross-Border Healthcare!

Nel frattempo molti chirurghi degli stessi paesi, sfruttando un’altra Direttiva UE che sancisce l’equipollenza dei titoli di studio e delle professioni regolamentate, richiedono l’iscrizione per attività medica temporanea  all’Ordine dei Medici del paese prescelto e si accordano con cliniche di primordine per portare i loro pazienti ed eseguire gli interventi in tempi accettabili.

Perchè non sfruttarla ?

La Sanità transfrontaliera è regolata dalla Direttiva 24/2011/UE, recepita dall’Italia nel 2014 con il D.Lgs 38/2014 ma ancora sconosciuta ai più.

Questa amplia i diritti dei cittadini europei in fatto di mobilità sanitaria, allargandola a destinazioni internazionali.

Nel nostro Paese la mobilità sanitaria non è una novità, molti concittadini si spostano da una regione all’altra per curarsi.

Allo stesso modo, molti specialisti hanno ambulatori in diverse regioni italiane.

Oggi le distanze si sono accorciate e grazie all’alta velocità oggi possiamo viaggiare

  • da Napoli a Milano in 4 ore
  • da Roma a Milano in 3 ore
  • da Firenze a Milano in 2 ore

Allo stesso modo possiamo volare in qualsiasi città europea in poco tempo e a prezzi contenuti

  • a Barcellona in 2 ore
  • a Vienna in 1 ora e 45
  • a Parigi in 2 ore e 30
  • a Varsavia in 2 ore e 15
  • a Monaco di Baviera in 2 ore
  • a Bucarest in 2 ore

Come possiamo vedere non si tratta di intraprendere viaggi impossibili verso destinazioni sconosciute e culture molto distanti dalla nostra, magari con costi esorbitanti di viaggio e soggiorno.

Bensì di ampliare di molto le possibilità di cura per i pazienti, e di intervento per i professionisti .

 

Per saperne di più

Contattaci a info@sef.care o visita il ns sito www.sef.care per avere informazioni sulle soluzioni alle Liste di attesa.

Il nostro partner Quirónsalud e l’impianto di protesi personalizzata

Quiron

Nell'Ospedale Universitario Sagrat Cor è stata impiantata una protesi di anca personalizzata, in un paziente con malformazione osseo congenita.

Le protesi di anca

Per l’intervento di protesi totale di anca esistono varie tecniche, alcune più tradizionali, come l’accesso posteriore o laterale, altre più innovative, come l’accesso anteriore mininvasivo. Le protesi standard però possono non coprire le esigenze di alcune patologie di anca nei pazienti.

Dr Joan Manuel Burdeus

Il Dr Burdeus è specializzato in chirurgia ortopedica e traumatologia. E’ un esperto di chirurgia protesica per anca e ginocchio, terapie biologiche (cellule staminali) in lesioni cartilaginee.

Ha più di 40 anni di esperienza medica e 25 anni nel campo della traumatologia e oropedia.

 

Protesi Custom Made

Il Dr Burdeus, dopo l’operazione di anca personalizzata, ha così commentato.

“In futuro le protesi CUTOM MADE, o personalizzate, saranno la soluzione per casi speciali, in cui le protesi standard non coprono le esigenze dei pazienti che necessitano di un impianto protesico in articolazioni con alterazioni anatomiche complesse. Offrono vantaggi significativi riproducendo l’anatomia del paziente. Riducono i rischi e facilitano la guarigione per quei pazienti che necessitano un impianto protesico con caratteristiche irriproducibili.”

protesi di anca

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire