Salute senza confini, AIP Clinic è il primo ospedale digitale internazionale

AIP Clinic è il primo ospedale digitale internazionale a operare a livello dell’Unione Europea, rivoluzionando l’assistenza sanitaria attraverso soluzioni dermatologiche guidate dall’intelligenza artificiale. 

Un'ospedale digitale senza confini

Nel mondo dei servizi globali come Amazon e Netflix, l’assistenza sanitaria è stata spesso intralciata dai confini nazionali.

Tuttavia, AIP Clinic sta cambiando il gioco come il primo grande ospedale digitale internazionale che offre servizi medici in tutta l’Unione Europea e oltre.

Una risposta globale alle necessità sanitarie

In un’epoca di globalizzazione e interconnessione, la richiesta di soluzioni sanitarie transfrontaliere efficienti è cresciuta in modo esponenziale.

AIP Clinic mira a creare un ospedale digitale paneuropeo che affronti problemi dermatologici a distanza, accessibile a cittadini europei.

La Direttiva UE sull’assistenza sanitaria transfrontaliera consente ora a tutti i cittadini di ricevere cure mediche in un altro Stato membro, inclusa la prescrizione elettronica.

L'Innovazione di AIP Clinic

AIP Clinic è originariamente un’azienda di sviluppo di intelligenza artificiale che ora offre assistenza sanitaria digitale completa.

La loro soluzione principale è AIPDerm, un ospedale digitale dermatologico guidato dall’intelligenza artificiale che ha già aiutato oltre 30.000 pazienti.

Diagnosi dermatologica efficientemente potenziata

AIPDerm consente diagnosi e trattamenti dermatologici professionali basati su foto inviate da pazienti a un ospedale digitale online.

L’intelligenza artificiale assiste nella diagnosi e gestione, semplificando il lavoro amministrativo e accelerando l’efficienza dei medici.

Impatto positivo sull'efficienza medica

L’efficienza aumenta notevolmente grazie all’IA, con un dermatologo in grado di gestire 40 casi all’ora, rispetto ai precedenti 4, affrontando così la carenza globale di medici e riducendo i tempi di attesa per gli appuntamenti.

Accesso migliorato e costi ridotti

AIP Clinic offre cure dermatologiche complete a un prezzo inferiore rispetto al mercato, aumentando l’accesso alle cure specializzate e riducendo le liste di attesa.

Missione sociale e ambizioni future

AIP Clinic non si limita a offrire assistenza sanitaria digitale avanzata ma cerca anche di affrontare la questione dell’accesso all’assistenza sanitaria attraverso iniziative sociali e collaborazioni benefiche.

Sfide e prospettive nell'assistenza sanitaria digitale

Mentre l’assistenza sanitaria digitale apre nuove opportunità, il team di AIP Clinic sottolinea che le tecnologie digitali da sole non risolveranno tutte le sfide del settore sanitario.

È necessaria un’organizzazione olistica, compresa la sicurezza dei dati dei pazienti e la compatibilità tra le soluzioni, per affrontare con successo i problemi critici come la carenza di personale, l’interoperabilità dei sistemi e l’equità nell’accesso alle cure.

Fonte

Malattie reumatiche, il tempo è cruciale.

La Sanità in ambito reumatologico sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie alle innovazioni diagnostiche e terapie sempre più avanzate. Questo progresso è reso possibile grazie a strumenti sofisticati come la biopsia sinoviale e l’utilizzo di strumenti di imaging come l’ecografia articolare e la capillaroscopia.

Diagnosi precoce e Terapie personalizzate

Grazie a questi avanzamenti, la diagnosi precoce delle malattie reumatiche è ora una realtà, consentendo l’implementazione di terapie mirate e personalizzate.

Questo non solo migliora la qualità di vita dei pazienti ma può persino portare alla remissione della malattia.

Tuttavia, il fattore critico rimane il tempismo nella diagnosi e la gestione multidisciplinare da parte di un team di specialisti.

La Campania all'avanguardia

La regione della Campania è in prima linea nella gestione delle malattie reumatiche, un problema che colpisce almeno 5,5 milioni di italiani, spesso costretti ad attendere anni per una diagnosi accurata.

Secondo la Società Italiana di Reumatologia, i pazienti possono attendere fino a sette anni per una diagnosi di malattie come l’Artrite psoriasica, la Spondilite anchilosante e la Fibromialgia, circa tre anni per la Sclerosi Sistemica e circa due anni per l’Artrite Reumatoide.

Il ruolo del Prof. Enrico Tirri

Il Prof. Enrico Tirri, Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco e dell’Ospedale del Mare, sta contribuendo significativamente a migliorare la situazione.

Come Docente della Scuola di Specializzazione di Reumatologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e Consigliere Nazionale della Società Italiana di Reumatologia, il suo impegno è di fondamentale importanza.

Impatto delle malattie reumatiche

Le malattie reumatiche causano dolori diffusi e danni articolari, che se non trattati adeguatamente possono portare all’invalidità permanente.

Inoltre, possono avere gravi ripercussioni sull’umore del paziente, portandolo all’isolamento sociale e all’assenza dal lavoro.

Una sfida per il Sistema Sanitario

Contrariamente a quanto si possa pensare, queste malattie, in particolare le malattie reumatiche autoimmuni, colpiscono spesso una popolazione giovane in età lavorativa (30-50 anni).

Sono la condizione clinica cronica più diffusa in Italia e rappresentano la prima causa di assenza dal lavoro e la seconda per invalidità, con costi elevati per il Sistema Sanitario Nazionale.

Disparità di genere nelle malattie reumatiche

Esiste una notevole disparità di genere nelle malattie reumatiche, con un predominio delle donne in alcune malattie autoimmuni come il Lupus eritematoso sistemico, la Sclerosi Sistemica e la Sindrome di Sjogren.

Al contrario, l‘Artrite Reumatoide colpisce più frequentemente le donne, mentre la Spondilite Anchilosante è più comune negli uomini.

Diagnosi precoce come chiave per la cura

La diagnosi precoce rimane fondamentale per la gestione delle malattie reumatiche.

Tra le nuove tecniche diagnostiche, la biopsia sinoviale svolge un ruolo cruciale.

La sinovia, la membrana che riveste le articolazioni, è soggetta al processo infiammatorio immunomediato e l’esame istologico della sinovia può aiutare a indirizzare il trattamento in modo mirato ed evitare cure inutili e costose.

Ruolo della capillaroscopia

La capillaroscopia è un altro strumento diagnostico importante che consente di valutare le alterazioni della microcircolazione, come il “Fenomeno di Raynaud”.

Questo esame può rivelare patologie autoimmuni del tessuto connettivo e facilitare la diagnosi precoce.

Importanza dei medici di Medicina Generale

Anche i medici di medicina generale svolgono un ruolo essenziale nella diagnosi precoce delle malattie reumatiche, in quanto possono indirizzare rapidamente i pazienti agli specialisti reumatologi.

La formazione dei medici di medicina generale è fondamentale per garantire un’assistenza tempestiva.

Terapie avanzate

Oltre ai farmaci biotecnologici sottocutanei, i Jak inibitori somministrati per via orale rappresentano un’opzione terapeutica importante.

Questi farmaci sono efficaci nell’Artrite Reumatoide, nell’Artrite Psoriasica e nella Spondilite Anchilosante.

Monitoraggio continuo e nuove tecnologie

Il follow-up dei pazienti reumatici beneficia delle nuove tecnologie, come l’ecografia articolare.

Questo esame non invasivo fornisce informazioni dettagliate sull’infiammazione articolare e supporta le decisioni terapeutiche.

L’ASL Napoli 1 Centro sta anche lavorando per migliorare ulteriormente la gestione delle malattie reumatiche trasferendo l’Unità Operativa di Reumatologia all’Ospedale del Mare, dove saranno possibili collaborazioni interdisciplinari.

Fibromialgia: una priorità di ricerca

Anche la Fibromialgia è oggetto di attenzione, con sforzi per riconoscerla tra le patologie invalidanti e per creare un Registro Italiano della Fibromialgia.

Questo sforzo di ricerca mira a quantificare il numero reale di pazienti affetti da questa condizione, che rappresenta una sfida significativa per la regione della Campania.

La “rete reumatologica” coinvolge specialisti e medici di medicina generale per garantire una gestione efficace dei pazienti affetti da malattie reumatiche.

Una storia di disuguaglianza nell’accesso alle cure

Il signor Salvatore, pseudonimo per preservare la privacy, evidenzia gravi disuguaglianze nell’accesso alle cure mediche italiane, sollevando preoccupazioni riguardo al sistema sanitario e la necessità di riforme.

Una richiesta urgente

Il signor Salvatore aveva bisogno di prenotare una tomografia ottica su prescrizione del suo medico curante a causa di una condizione che richiedeva un intervento urgente in caso di peggioramento.

Tuttavia, quando ha contattato il call center del Friuli Venezia Giulia per prenotare la sua visita, si è trovato di fronte a una realtà sconcertante.

Call center

L’operatrice del call center gli ha comunicato che non era possibile programmare l’esame in nessuna delle strutture sanitarie nella provincia di Pordenone.

Inoltre, ha scoperto che se avesse optato per la provincia di Udine, avrebbe dovuto attendere fino al 2025.

Una notizia sconvolgente: due anni di attesa per un esame urgente.

La determinazione del signor Salvatore

Nonostante la delusione iniziale, il signor Salvatore non si è arreso.

Ha deciso di tentare un approccio diverso e ha chiamato nuovamente il numero, questa volta selezionando l’opzione per le prestazioni sanitarie in regime di libera professione.

La sorpresa è stata immediata.

L'alternativa a un prezzo

Invece di affrontare una lunga attesa, gli sono state offerte due date entro due giorni lavorativi.

Tuttavia, questa soluzione aveva un costo, come ha sottolineato il signor Salvatore.

La sua esperienza solleva un interrogativo fondamentale sull’equità nell’accesso alle cure mediche in Italia.

L'emergere di una tendenza preoccupante

La situazione del signor Salvatore non è un caso isolato.

Sempre più pazienti si rivolgono a centri sanitari privati per evitare le lunghe attese nel sistema pubblico.

Ciò solleva un importante interrogativo: sono le stesse strutture sanitarie pubbliche a creare una disparità di trattamento che penalizza i meno abbienti?

La denuncia alla Procura della Repubblica

Il signor Salvatore ha deciso di agire e ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica.

Nella sua denuncia, chiede dati oggettivi sulla frequenza di mancate calendarizzazioni per visite specialistiche o esami diagnostici e sui tempi di attesa nel regime pubblico rispetto a quello privato.

Inoltre, si domanda se esista un intervallo di tempo specifico tra le visite per i due regimi.

L'appello del signor Salvatore

Salvatore ha sottolineato che questa indagine potrebbe rivelare non solo una differenza significativa nei tempi di attesa tra i due regimi, ma anche una maggiore attenzione dedicata ai pazienti da parte delle strutture pubbliche per coloro che accedono tramite il regime di libera professione.

Questo solleva gravi preoccupazioni riguardo ai tempi così lunghi che impediscono ai pazienti di essere calendarizzati.

Le ramificazioni su tutta la popolazione

L’esperienza del signor Salvatore non è unica, ma riflette quella di milioni di italiani che, pur desiderando accedere alla sanità pubblica, si trovano costretti a optare per prestazioni in intramoenia a pagamento.

Questa disparità colpisce in particolare le fasce della popolazione con un reddito più basso.

Preoccupazioni sollevate da un rapporto dell'Agenas

Secondo un recente rapporto dell’Agenas, ben quattro medici su dieci impegnati in ambito ospedaliero svolgono attività medica privata al di fuori dell’orario di lavoro.

Questo solleva preoccupazioni sull’equilibrio tra le risorse dedicate all’attività privata e quelle alla sanità pubblica.

La necessità di una scelta libera

Il ricorso alle prestazioni intramoenia in regime di libera professione deve essere una scelta libera del cittadino e non una scorciatoia all’interno del sistema di cure o, peggio ancora, un tappabuchi per le lacune dell’assistenza pubblica.

Un appello alla riflessione

Questa situazione fa sorgere un’importante domanda: dove è finito lo spirito dei nostri Padri Costituenti quando hanno scritto l’articolo 32 della Costituzione?

È ora di riflettere seriamente sulla necessità di garantire un accesso equo e tempestivo alle cure mediche per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione economica.

Classifica dei migliori ospedali nel mondo per il 2024

Come ogni anno Newsweek in collaborazione con Statista classifica i migliori ospedali specializzati del mondo.

Questa classifica comprende i primi ospedali in tutto il mondo per cardiologia, oncologia, pediatria, cardiochirurgia, endocrinologia, gastroenterologia, neurologia, neurochirurgia, ortopedia, pneumologia, urologia, ostetricia e ginecologia.

Oncologia

Il MD Anderson Cancer Center di Houston, negli Stati Uniti, è stato classificato come il migliore ospedale al mondo per l’oncologia.

Questo riconoscimento proviene da una lista che comprende ben 300 istituti ospedalieri, di cui l’Europa annovera 122 strutture, con la Germania in testa con 35 ospedali, seguita da Francia (26), Italia (21), Spagna (17), Svizzera (10), Olanda (4), Danimarca (3), Svezia (2), e un rappresentante ciascuno per Austria, Belgio e Norvegia.

Tra gli ospedali italiani, l’IEO – Istituto Europeo di Oncologia a Milano è al 16° posto, seguito dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano al 19° e dal Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma al 34°.

Cardiologia

La Mayo Clinic – Rochester negli Stati Uniti si è posizionata come la migliore struttura al mondo per la cardiologia.

La lista comprende 301 ospedali, di cui 121 europei, con la Germania in testa con 33 ospedali, seguita da Francia (25), Italia (21), Spagna (21), Svizzera (10), Olanda (3), Svezia (3), mentre Finlandia e Danimarca annoverano 2 ospedali ciascuna, e un ospedale in Norvegia.

In Italia, il Centro Cardiologico Monzino di Milano è al 19° posto, seguito dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano al 20° e dal Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna al 37°

Endocrinologia

Ancora una volta, la Mayo Clinic – Rochester negli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per l’endocrinologia.

Il gruppo analizzato include 150 cliniche, di cui 48 sono situate in Europa, con la Germania in testa con 13 cliniche, seguita da Francia (10), Spagna (10), Italia (9), Svizzera (3), Danimarca (2), e Svezia (1).

In Italia, l‘Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano è al 24° posto, seguito dalle Molinette di Torino al 45° e dal Policlinico Gemelli di Roma al 53°.

Gastroenterologia

La Mayo Clinic – Rochester negli Stati Uniti è stata nuovamente classificata come la migliore struttura al mondo per la gastroenterologia.

La lista include 150 ospedali, con 52 di essi situati in Europa, guidati dalla Germania con 15 ospedali, seguiti dalla Spagna con 11, l’Italia con 9, la Francia con 8, la Svizzera con 3, mentre Belgio e Danimarca hanno 2 ospedali ciascuno, e Olanda e Svezia annoverano una struttura ciascuno.

In Italia, il Policlinico Gemelli di Roma è all’8° posto, seguito dall’Humanitas di Rozzano al 21° e dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano al 39°.

Cardiochirurgia

Ancora una volta, la Mayo Clinic – Rochester negli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per la cardiochirurgia.

L’Europa è ben rappresentata in questa lista dei migliori 150 ospedali, con la Germania in testa con 24 strutture, seguita dall’Italia con 12, Spagna con 10, Francia con 9, Olanda con 4, Svizzera con 4, Svezia con 3, e con un rappresentante ciascuno per Austria, Belgio e Danimarca.

In Italia, il Centro Cardiologico Monzino di Milano è al 23° posto, seguito dal Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna al 28°, dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano al 47° e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma al 51°.

Neurologia

Anche per la neurologia, la Mayo Clinic – Rochester negli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo.

L’Europa annovera 44 cliniche tra le 125 classificate, con la Germania in testa con 15 cliniche, seguita dalla Francia con 9, Spagna con 7, Italia con 5, Svizzera con 4, Svezia con 2, Danimarca con 1, e Olanda con 1.

Tra le strutture italiane, l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano è al 15° posto, seguito dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano al 36°, dal Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma al 41° e dalla Fondazione Istituto Neurologico C. Mondino di Pavia al 52°.

Neurochirurgia

Di nuovo, la Mayo Clinic – Rochester degli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per la neurochirurgia.

In totale, 125 cliniche sono state classificate, di cui 45 sono europee. La Germania vanta 15 cliniche, la Francia 6, l’Italia 5, la Spagna 4, mentre Olanda, Svizzera e Danimarca ne hanno 3 ciascuna. Austria e Svezia presentano 2 cliniche ciascuna, mentre la Finlandia ha una rappresentante.

Tra le strutture italiane, il Carlo Besta di Milano è all’18° posto, seguito dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano al 58° e dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano al 67°.

Ortopedia

L’Hospital For Special Surgery negli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per l’ortopedia.

Questa lista comprende 125 ospedali, con 46 di essi situati in Europa. La Germania è in testa con 17 ospedali, seguita da Spagna e Francia con 8 ciascuna, Italia con 6, Svizzera con 4, e con un ospedale ciascuno in Finlandia, Norvegia e Svezia.

In Italia, lIstituto Ortopedico Rizzoli di Bologna è all’8° posto, seguito dallIstituto Galeazzi di Milano al 27°, dallAzienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze al 77° e dal Policlinico Gemelli di Roma all’86°.

Pediatria

Il Boston Children’s Hospital degli Stati Uniti è stato classificato come il migliore ospedale al mondo per la pediatria.

Questa lista comprende 250 strutture, con 78 di esse situate in Europa. La Germania è in testa con 32 ospedali, seguita da Spagna con 17, Italia con 13, Francia con 7, Svizzera con 5, e con un rappresentante ciascuno per Austria, Danimarca, Norvegia e Svezia.

Tra le strutture italiane, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è al 9° posto, seguito dall’Istituto Giannina Gaslini di Genova al 35° e dall’A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – Presidio San Salvatore Centro di Pesaro al 44°.

Pneumologia

Ancora una volta, la Mayo Clinic – Rochester degli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per la pneumologia.

Questa categoria comprende 125 ospedali, con 34 di essi situati in Europa. La Francia ne conta 13, la Germania 7, la Spagna 6, l’Italia 3, mentre Belgio, Svezia, Svizzera e Olanda presentano una struttura ciascuno. 

In Italia, il Policlinico Gemelli di Roma è al 49° posto, seguito dal Sant’Orsola-Malpighi di Bologna al 68° e dal San Camillo di Roma al 73°.

Urologia

Ancora una volta, la Mayo Clinic – Rochester degli Stati Uniti è stata classificata come la migliore struttura al mondo per l’urologia.

In totale, sono stati classificati 125 ospedali, di cui 41 sono europei. La Francia è in testa con 12 ospedali, seguita da Germania con 10, Italia con 9, e con 6 rappresentanti ciascuna. Svizzera ha 2 ospedali, mentre Austria e Olanda presentano un ospedale ciascuna.

In Italia, l’Azienda Ospedaliera di Padova è al 24° posto, seguita dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano al 49° e dalle Molinette di Torino al 58°.

Ginecologia e Ostetricia

Il John Hopkins Hospital negli Stati Uniti è stato classificato come la migliore struttura al mondo per la ginecologia e l’ostetricia.

In questa categoria, sono stati considerati solo 100 ospedali, di cui 32 sono situati in Europa. La Germania è in testa con 12 ospedali, seguita da Francia con 6, Italia e Spagna con 5 ciascuna, Svizzera con 3, e Austria con 1.

Tra le strutture italiane, il Policlinico Gemelli di Roma è al 7° posto, seguito dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano al 16° e dall’Istituto Giannina Gaslini di Genova al 46°.

Conclusioni

Questa classifica fornisce un’ampia visione delle eccellenti strutture sanitarie specializzate in varie discipline mediche, riconoscendo il notevole contributo offerto dagli ospedali italiani ed europei.

È un punto di riferimento prezioso per coloro che potrebbero considerare l’opzione della mobilità sanitaria, in linea con la Direttiva 24/2011/UE sulla Sanità transfrontaliera.

Per approfondire ulteriormente le possibilità di cura in queste specialità, ti invitiamo a consultare i link inclusi nell’articolo.

Fonte

Algoritmo basato sull’IA predice la perdita di peso Post-Chirurgia Bariatrica

Nel corso del recente congresso mondiale dell’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders (Ifso) tenutosi a Napoli, è stato presentato un nuovo sviluppo rivoluzionario nel campo della chirurgia bariatrica.

Progetto Sophia dell'Unione Europea

Un gruppo di ricercatori provenienti dall’Università di Lille (Francia) ha presentato un algoritmo innovativo basato sull’intelligenza artificiale, capace di prevedere con precisione la quantità di peso che una persona obesa potrebbe perdere attraverso un intervento chirurgico.

Questo risultato di rilievo è emerso da uno studio finanziato dal progetto Sophia dell’Unione Europea e coordinato dalla University College di Dublino.

Le scoperte sono state condivise nella rinomata rivista The Lancet Digital Health.

I Sette Fattori chiave per la previsione

I ricercatori hanno svolto uno studio approfondito su dati provenienti da quasi diecimila pazienti, identificando sette fattori fondamentali che influenzano in modo significativo gli esiti degli interventi di chirurgia bariatrica.

Questi fattori, tra cui età, peso, altezza, storia di fumo, nonché lo stato e la durata del diabete di tipo 2, sono stati utilizzati per creare un algoritmo di previsione.

Un aspetto cruciale è che questi parametri possono essere facilmente acquisiti in diversi contesti clinici, senza la necessità di complessi esami di laboratorio.

Strumento per decisioni informate

Questo nuovo algoritmo rappresenta una svolta significativa per i professionisti della salute e per i pazienti che considerano interventi di chirurgia bariatrica.

A differenza dei modelli precedenti che fornivano previsioni solo dopo l’intervento, basandosi sui primi sei mesi di risultati, il nuovo strumento è in grado di anticipare le informazioni ai pazienti prima della procedura.

Questo aiuta a ridurre l’incertezza e fornisce sia ai medici che ai pazienti una base solida per prendere decisioni informate riguardo all’opzione chirurgica più adatta.

Riflessioni del Prof. Angrisani

Luigi Angrisani, professore associato di chirurgia generale all’Università Federico II di Napoli e presidente del congresso, ha condiviso le sue considerazioni su questo progresso.

Ha sottolineato che il concetto alla base di questo progetto è intrigante e ha apprezzato l’utilizzo di metodi innovativi.

Tuttavia, ha evidenziato che, nella pratica reale, non tutti i pazienti potrebbero seguire alla lettera le raccomandazioni dei chirurghi.

Angrisani ha anche suggerito che ulteriori studi potrebbero essere necessari per confermare l’efficacia e l’accuratezza di questi fattori predittivi nel mondo reale.

Implicazioni chiave e conclusioni

I risultati dello studio hanno dimostrato che il tipo di intervento chirurgico è il fattore più influente nella perdita di peso.

Inoltre, è emerso che il diabete di tipo 2 gioca un ruolo significativo nei risultati dell’intervento.

Ciò suggerisce che, sebbene il genere non abbia un impatto rilevante, il controllo del diabete potrebbe influenzare la perdita di peso.

In sintesi, l’algoritmo basato sull’intelligenza artificiale presentato a Napoli offre un vantaggio tangibile per i pazienti e i medici, offrendo una previsione precisa e informazioni cruciali per prendere decisioni consapevoli nell’ambito della chirurgia bariatrica.

Sanador e la prima sala operatoria digitalizzata in Romania

Sanador Clinical Hospital inaugura la prima sala operatoria in Romania completamente digitalizzata.

I nostri partner: cliniche private con i più alti standard di qualità

In questi ultimi anni SEF ha instaurato partnership e collaborazione con alcune delle più importanti cliniche private di Bucarest.

Una tra queste è proprio la Clinica Sanador, protagonista in Romania di questa grande innovazione.

Nuova sala operatoria e terapia intensiva

Sanador Clinical Hospital di Bucarest ha inaugurato solo pochi giorni fa il secondo blocco operatorio con la prima sala operatoria completamente digitalizzata e  la prima sala mobile ibrida della Romania. Nello stesso momento, è stata aperta la prima unità di terapia intensiva digitalizzata di chirurgia vascolare, dove ogni posto letto gode di completa autonomia.

Le nuove attrezzatura e le nuove tecnologie, completamente all’avanguardia sia in sala operatoria che in terapia intensiva, sono un primato assoluto in Romania.

La digitalizzazione

Tutte le tecnologie più avanzate, a disposizione in sala operatoria, sono tutte integrate e digitalizzate, per rendere gli interventi chirurgici più efficienti e più sicuri per il paziente.

Secondo quanto dichiarato dalla Dottoressa Doris Andronescu, Direttore Generale di Sanador, “la prima sala ibrida mobile in Romania aiuterà i complessi interventi di cardiochirurgia, offrendo ai pazienti tutte le opzioni di trattamento disponibili. Attraverso questo investimento vogliamo confermare che Sanador è un importante riferimento per tutta la sanità in Romania, e la qualità resta l’obiettivo principale della nostra struttura.”

 

Come funziona una sala operatoria digitalizzata

Ognuna delle due nuove sale operatorie è dotata di grandi monitor mobili, una consolle di comando vicino al tavolo operatorio, ed un sistema centrale fisso con un grande monitor. 

Su ogni schermo può essere proiettata qualsiasi immagine richiesta dal chirurgo: un’immagine 4K ripresa dalla telecamera sulla lampada principale, o dalla telecamera sul soffitto, o dalla telecamera del videoendoscopio operatorio.

Inoltre, le informazioni sulla cartella elettronica del paziente possono essere proiettate su qualsiasi monitor, come anche radiografie precedenti, angiografie, immagini da monitor di terapia intensiva.

Ma non solo. Ognuna di queste immagini può essere trasmessa da remoto, con la possibilità di annotarla e contrassegnarla direttamente sullo schermo. Lo staff operatorio può ricevere feedback audio e video in tempo reale, anche da remoto. 

In questo modo è anche facile poter interagire con specialisti che risiedono in altre parti del mondo.

 

Centro di eccellenza in cardiochirurgia

Con l’inaugurazione delle nuove sale è stata inaugurata anche la nuova terapia intensiva cardiovascolare. Verrà così aumentato non solo il numero degli interventi, ma anche la loro complessità.

Ogni letto dispone di tutte le attrezzature necessarie per una completa autonomia per un paziente in condizioni critiche. Si va dai sistemi di monitoraggio avanzati, ai materassi antidecubito con sensori di peso, ventilazione automatica, cartella clinica collagata elettronicamente.

Ogni letto inoltre è videomonitorato attraverso un sistema intelligente, che consente di osservare ogni dettaglio sull’evoluzione del paziente.

Terapia intensiva

Contattaci per informazioni relative ai percorsi di cura in Romania.

Oppure consulta le nostre destinazioni.

Accreditamento Joint Commission di gruppo per Quirónsalud

Logo QuironSalud

Il Gruppo QuironSalud è stato accreditato con il famoso sigillo d'oro della Joint Commission International Enterprise.

Joint Commission

L’organizzazione no-profit Joint Commission International (JCI), nata negli anni ’90, offre servizi di accreditamento sanitario a livello internazionale. E’ attiva in più di 100 paesi, ed il suo obiettivo è migliorare la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure.

L’organizzazione controlla ospedali, sistemi sanitari, ministeri e istituzioni governative, promuovendo rigorosi standard di cura.

Infatti il JCI è l’accreditamento sanitario più prestigioso al mondo, per la sicurezza che fornisce al paziente e per la rigorosa valutazione di tutti i processi assistenziali. 

Joint Commission

Quirónsalud

Avendo ottenuto il sigillo d’oro della Joint Commission International per tutti i suoi ospedali, QuironSalud è il primo gruppo ospedaliero privato al mondo ad aver ottenuto questo accreditamento. E quindi anche in Europa è il primo ente sanitario ad avere questo prestigioso accreditamento.

Il percorso di QuironSalud

La strada per ottenere l’accreditamento è stata lunga, con un grande sforzo di tutto il Gruppo per migliorare la sicurezza e la qualità delle cure, per garantire un ambiente di cura sicuro per il paziente, riducendo i rischi.

Tutto il gruppo QuironSalud promuove la cultura della sicurezza, la standardizzazione dei processi, l’eccellenza nell’assistenza mitigando i rischi associati. 

Questo grazie anche alla trasformazione digitale, che ha liberato i professionisti sanitari da compiti amministrativi, dando più tempo per concentrarsi sulla cura del paziente.

 

 

Il giudizio Joint Commission

Come conclusione, la Commissione ha evidenziato la qualità del modello di gestione, l’eccellenza nell’assistenza medica, l’alta qualificazione dei professionisti, ed anche l’entusiamìsmo della cultura del miglioramento continuo di tutto il Gruppo QuironSalud.

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

Il nostro partner Quirónsalud e l’impianto di protesi personalizzata

Quiron

Nell'Ospedale Universitario Sagrat Cor è stata impiantata una protesi di anca personalizzata, in un paziente con malformazione osseo congenita.

Le protesi di anca

Per l’intervento di protesi totale di anca esistono varie tecniche, alcune più tradizionali, come l’accesso posteriore o laterale, altre più innovative, come l’accesso anteriore mininvasivo. Le protesi standard però possono non coprire le esigenze di alcune patologie di anca nei pazienti.

Dr Joan Manuel Burdeus

Il Dr Burdeus è specializzato in chirurgia ortopedica e traumatologia. E’ un esperto di chirurgia protesica per anca e ginocchio, terapie biologiche (cellule staminali) in lesioni cartilaginee.

Ha più di 40 anni di esperienza medica e 25 anni nel campo della traumatologia e oropedia.

 

Protesi Custom Made

Il Dr Burdeus, dopo l’operazione di anca personalizzata, ha così commentato.

“In futuro le protesi CUTOM MADE, o personalizzate, saranno la soluzione per casi speciali, in cui le protesi standard non coprono le esigenze dei pazienti che necessitano di un impianto protesico in articolazioni con alterazioni anatomiche complesse. Offrono vantaggi significativi riproducendo l’anatomia del paziente. Riducono i rischi e facilitano la guarigione per quei pazienti che necessitano un impianto protesico con caratteristiche irriproducibili.”

protesi di anca

 

Quirónsalud e SEF Surgical European Facilitator srl

SEF svolge un accurata analisi prima di sottoscrivere partnership. Ed è per questo che è orgogliosa di collaborare con il Gruppo Quirónsalud.

Questo risultato conferma la garanzia della scelta da parte di SEF di accesso alle cure per la mobilità sanitaria in Europa solo con clicniche dai migliori standard.

Per approfondire

EMT fiera del turismo medicale dal 7 al 10 giugno ad Abano Terme

EMT

Si è svolta dal 7 al 10 giugno scorsi ad Abano Terme la fiera EMT (European Medical Tourism), dedicata al Turismo Medico.

Finalmente, dopo la battuta di arresto dovuta al Covid, i congressi e gli incontri dal vivo sono ripresi a pieno ritmo.

La fiera del turismo medico europeo, EMT,  è un’occasione di incontro e di scambio tra realtà europee e mondiali che si occupano di salute.

Cosa è il turismo medico? Possiamo definirlo come il movimento dei pazienti da uno stato all’altro alla ricerca di cure mediche. I motivi possono essere diversi, dalla ricerca delle migliori cure per la propria patologia, o la necessità di trovare tariffe più convenienti.

EMT

I partecipanti

Alla fiera del turismo EMT partecipano decine di esperti di turismo medico internazionali che ricoprono posizioni dirigenziali nelle grandi istituzioni e aziende del turismo sanitario.

Tre giorni quindi di scambio di esperienze e di formazione.

 Gli interventi sono stati molteplici, e su diversi aspetti del Turismo Medico. 

Medical Tourism

Gli interventi

Il primo giorno è stato dedicato alle Assicurazioni ed ai sistemi sanitati di Svizzera, Italia e Regno Univo, grazie alla presentazione “Journey for Health and Welfare”. 

 

La seconda giornata è stata incentrata sui temi:

“Developing a new strategy to build Partnership networks between companies acting in Europe and Turkey”

“Market influence strategies for Health Care Operations”.

Ma la parte più importante della fiera del turismo è stata il terzo giorno, con gli incontri B2B tra i partecipanti.

Si sono svolti più di 200 incontri di lavoro e sono stati presi accordi per collaborazioni ulteriori.

B2B

Gli incontri di SEF

Anche la nostra società, SEF Surgical European Facilitator, ha partecipato agli incontri, ed ha potuto stabilire nuove connessioni ed espandere il suo attuale network.

Per saperne di più

Per maggiori info sulle attività di SEF o sul turismo medico contattaci a info@sef.care, o visita il ns sito www.sef.care