European Medical Tourism (EMT) 2023 a Chianciano Terme

L’EMT 2023 si è rivelato un evento unico a livello internazionale, fungendo da punto di incontro tra domanda e offerta nel settore del turismo medicale e termale sanitario.

La chiara vocazione di Chianciano Terme in questo ambito risale a oltre un secolo fa, rendendo la città un luogo emblematico per questo tipo di eventi.

Luoghi e partecipanti

L’evento si è svolto presso il Parco Fucoli di Chianciano Terme, il PalaMontepaschi e il nuovo edificio Meet @Chianciano.

Le oltre 100 postazioni espositive all’interno del PalaMontepaschi hanno attirato l’attenzione di più di 150 buyer internazionali.

Durante i pomeriggi del 16 e del 17 novembre, sono stati organizzati incontri business-to-business con l’obiettivo di facilitare contratti di incoming e outgoing.

Partecipazione internazionale

Rappresentanti provenienti dagli Stati Uniti, dall’Asia, dall’Africa e dall’Europa, con particolare attenzione alle regioni settentrionali e orientali, si sono riuniti a Chianciano Terme.

Numerosi paesi stranieri hanno partecipato come acquirenti ed espositori, coprendo una vasta gamma di settori sanitari, tra cui tutte le specializzazioni della chirurgia maggiore, l’oncologia, la riabilitazione, la chirurgia estetica, le cure termali e gli stili di vita.

È stato notevole l’interesse suscitato dal coinvolgimento attivo del circuito nazionale delle parafarmacie, le quali, in risposta alle richieste della propria clientela, hanno progressivamente assunto un ruolo di crescente centralità nella gestione delle richieste di cure mirate.

Programma di convegni

Il ricco programma di 20 workshop e masterclass, guidati da figure di riconosciuto prestigio a livello internazionale, ha esaminato lo stato dell’arte, le trasformazioni e le tendenze del settore, con particolare attenzione alle nuove frontiere del turismo sanitario, come l’intelligenza artificiale e il metaverso.

Le presentazioni di gruppi internazionali, quali Humanitas (Italia), Quironsalud (Spagna), Ars Biomedica (Italia), Regina Maria (Romania), Memorial Hospitals Group (Turchia), insieme alle relazioni di esperti di spicco come Ilan Geva e Christina de Moraes dagli Stati Uniti, Anna Weegen dalla Germania, Sandeep Sharma dagli Emirati Arabi Uniti, Reza Jamili dall’Iran e Prem Jagyasi dall’India, hanno caratterizzato i momenti salienti dell’evento.

Serata di gala

La serata del 16 novembre si è aperta con un buffet che ha offerto i prodotti tipici della Valdichiana e della Val d’Orcia, in collaborazione con Toscana Promozione, sottolineando l’importanza del territorio anche dal punto di vista enogastronomico.

Il momento clou dell’evento è stato rappresentato dalla consegna degli Award 2023 nelle 23 categorie valutate dalla giuria internazionale composta da 12 esperti del settore.

Crescita del Turismo Medico in Italia

I flussi di turismo medico coinvolgono numerose nazioni e continenti, evolvendosi costantemente in sintonia con le dinamiche economiche e geopolitiche globali.

Anche in Italia, questo settore sta attraversando una fase di continua crescita, posizionando il paese come un potenziale hub per cure mediche di alta qualità, attraendo pazienti provenienti da tutta Europa e oltre. 

All’interno di questo contesto, il sistema sanitario italiano, supportato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ha sempre garantito un’assistenza generalizzata finanziata attraverso risorse provenienti dalla fiscalità generale. Per la chiara vocazione sociale dell’assistenza sanitaria, il turismo medico è stato a lungo sottovalutato, con un’eccessiva focalizzazione sulle strutture nazionali.

Le sfide emergenti, come le lunghe liste d’attesa accentuate dalla recente pandemia, stanno rendendo praticamente impossibile per i cittadini accedere alle cure in tempi ragionevoli, una situazione che non si discosta da quanto sperimentato in altri paesi. Di conseguenza, sempre più individui stanno considerando l’opzione di rivolgersi alla sanità privata, sia in Italia che all’estero, dove i costi potrebbero essere più accessibili.

La presenza significativa dei principali gruppi ospedalieri privati all’EMT 2023, tra cui Humanitas, Gruppo Villa Maria, Gruppo Garofalo, Gruppo Guarnieri, Gruppo Giomi, riflette la crescente consapevolezza di questa tendenza.

È interessante notare anche la presenza di chirurghi specialisti alla ricerca di soluzioni per le liste d’attesa bloccate in Italia per i loro pazienti, optando per interventi all’estero e sfruttando la poco conosciuta Direttiva Europea 24/2011/UE “Concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera”. Questa direttiva apre nuove opportunità per coloro che cercano cure mediche tempestive e accessibili in qualsiasi stato dell’Unione Europea.

Organizzazione e prospettive

La nostra società, SEF Surgical European Facilitator Srl, desidera esprimere la propria gratitudine all’organizzatore, BookingsMed Italia, membro di World Fine Selections con oltre vent’anni di esperienza nel turismo termale sanitario e medicale internazionale.

Ci sentiamo onorati di aver fatto parte della giuria degli Award e riconosciamo l’eccellente organizzazione dell’evento e delle attività circostanti.

L’atmosfera amichevole ed informale, sapientemente creata da BookingsMed Italia, ha favorito l’interazione tra i partecipanti provenienti da diverse parti del mondo.

Questo contesto ha agevolato lo scambio di esperienze e ha generato nuove collaborazioni che avranno un impatto significativo sulla semplificazione dell’accesso alle cure per i pazienti.

Come si suol dire, “davanti a un buon bicchiere di vino o durante un bagno nella piscina termale è più facile costruire un rapporto”.

La sanità privata italiana all’estero

Tra i maggiori gruppi ospedalieri privati italiani c'è chi punta a crescere con strutture all'estero.

Sanità privata

Sono circa 550 Case di cura private in Italia, di cui più dell’ 85%,  accreditate col Servizio Sanitario Nazionale.

Queste strutture svolgono il 25% delle prestazioni ospedaliere pesando soltanto per il 15% sulla spesa sanitaria.

Quattro regioni ne ospitano più della metà: 

  • Lombardia (64); 
  • Lazio (62); 
  • Campania (61); 
  • Sicilia (60)

Il resto è sparso più o meno omegeneamente sulle altre regioni.

Chi la gestisce

In Italia le cliniche private nascono con connotazione familiare, dal bisogno del medico, generalmente affermato, di disporre di un luogo di ricovero per i suoi pazienti.

Negli anni la realtà si evolve e le capacità manageriali diventano sempre più importanti per stare al passo con la qualità delle cure e i continui tagli del SSN.

Diventa sempre più difficile far quadrare i conti con un unica struttura, le economie di scala aiutano.

Oggi molte strutture fanno capo a gruppi noti e prestigiosi, come:

  • San Donato
  • Humanitas
  • GVM Care & Research 
  • Servisan
  • Korian
  • Giomi
  • Multimedica
  • Auxologico
  • Garofalo Healthcare
  • Kos

Mercato estero

Numerose sono le strutture italiane che puntano a crescere e creare posti di lavoro attirando in Italia pazienti stranieri, in cerca di cure di qualità, da tutta Europa e anche da Paesi extra-europei.

Ma c’è anche chi si clona disseminando le proprie eccellenze all’estero , perché la sanità italiana ha tutti i numeri per andare bene nel mondo, avendo bravi medici e ottimi gestori di ospedali.

Sanità esportata

Gruppo Villa Maria

Precursore di questa tendenza è stato il Gruppo Villa Maria (GVM) che nel 2007 apre il primo centro emodinamico in Polonia dove oggi conta 10 strutture ospedaliere.

Nel 2009 allarga la propria attività in Francia, dove acquisisce l’Hôpital Europeen de Paris La Roseraie, una grande struttura sanitaria polispecialistica  polo di riferimento in particolare per la cardiologia e l’oncologia con 420 posti letto complessivi e 18 mila ricoveri l’anno.

Nel 2012  il Gruppo si inserisce nella gestione dello Spitali Europian Tirana, in Albania oggi divenuto Spitali Villa Maria, per sottolineare l’affiliazione con la capogruppo italiana

A Settembre 2016 inaugura il Poliambulatorio Specialistico localizzato nel centro di Mosca: il Centro Medico Smolensky. Al suo interno sono disponibili avanzate dotatazioni tecnologiche e medici altamente qualificati anche dall’Italia. Il centro è operativo in un certo numero di settori medici (ginecologia, urologia, nefrologia, neurologia, cardiologia, oftalmologia) e per la diagnostica MRI.

gruppo Servisan (Policlinico di Monza)Nel 2012 è il gruppo Servisan (Policlinico di Monza), con un investimento da 40 milioni di euro ad aprire un ospedale privato a Bucarest in Romania, la struttura conta 8 sale operatorie, 32 posti letto di terapia intensiva, Unità- reparti: Coronarici, Medicina Interna, Dipartimento di Radiologia , Ambulatori specialistici, Recupero Cardiologico e di Riabilitazione Motoria, con 140 posti letto, ed è principalmente destinato alla chirurgia complessa con garanzia di servizi medici di elevata performance.

Auxologico

Auxologico collabora da molti anni con diverse università, ospedali e istituzioni rumene.

Nel 2020 ha preso una decisione strategica e un impegno di lunga data nei confronti della Romania. Il primo passo in questa direzione è l’acquisizione del centro di prevenzione e recupero cardiovascolare CardioRec a Bucarest

Tra il 2021 e il 2022 viene acquisita una seconda struttura in Romania, l’ospedale riabilitativo President a Oradea, rafforzando così la presenza nel paese.

gruppo Giomi

Il gruppo Giomi ha preferito entrare nel mercato tedesco attraverso le Residenze per anziani,e dal 2012 tramite la controllata Valere Senioren Residenzen si sta facendo spazio aquisendo strutture.

Kos

Anche Kos segue la strada delle Residenze e nel 2019 acquisisce il 100%  Charleston Holding, società tedesca che gestisce 51 residenze per anziani capillarmente distribuite in tutta la Germania.

Quali vantaggi

Lo sviluppo di queste eccellenze italiane all’estero, insieme alla e Direttiva 24/2011/UE, riguardante i diritti dei cittadini europei ad una assistenza sanitaria transfrontaliera, aprono nuovi orizzonti per tutti quei pazienti in lista di attesa nel nostro paese.

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