Rimosso un tumore benigno di 10 cm tramite via transvaginale

Presso l’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia a indirizzo Oncologico del Policlinico “Paolo Giaccone”, è stato eseguito un intervento innovativo di rimozione transvaginale di un tumore benigno all’utero di oltre 10 centimetri di diametro. 

Un'alternativa alla chirurgia tradizionale

“Nel caso di un mioma di queste dimensioni, la soluzione più semplice sarebbe stata un intervento di chirurgia tradizionale, solitamente indicato per uteri con numerosi fibromi di grandi dimensioni,” spiega il prof. Laganà.

Tuttavia, grazie alla collaborazione del personale anestesiologico e infermieristico, è stato possibile eseguire l’intervento in laparoscopia e rimuovere il mioma con una tecnica di estrazione transvaginale in endobag.

Questa tecnica, eseguita in poche strutture nazionali, elimina la necessità del morcellatore, riducendo costi e rischi chirurgici.

Risultati dell’operazione

L’operazione è stata un successo e la paziente è stata dimessa dopo pochi giorni.

“La nostra missione è fornire cure mediche all’avanguardia e di alta qualità,” afferma Maria Grazia Furnari, Direttrice generale del Policlinico.

“Il team guidato dal Prof. Laganà ha dimostrato grande competenza, garantendo ottimi risultati per la paziente.

La ginecologia laparoscopica è una delle numerose innovazioni su cui puntiamo per offrire le migliori tecniche disponibili.”

Riconoscimenti e collaborazioni

Il prof. Laganà esprime gratitudine alla sua infermiera strumentista Graziella Cusimano, ai colleghi dott. Giuseppe Vitrano e dott. Vincenzo Minnella, e al Direttore di Unità Operativa prof. Renato Venezia, per il supporto nel realizzare un livello così avanzato di chirurgia laparoscopica all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.

Ringrazia inoltre la Direttrice Generale, dott.ssa Maria Grazia Furnari, e il suo staff per l’attenzione alle attività dell’Area Materno-Infantile.

Formazione e innovazione continua

“Portare costantemente il livello chirurgico più in alto, in un’ottica di monitoraggio e miglioramento continuo, permette anche ai medici in formazione specialistica di avere un percorso di eccellenza,” conclude il prof. Laganà.

“Questo realizza una reale e proficua integrazione tra Azienda ospedaliera e Università, confermando il Policlinico come sede principale della loro formazione.”