La Commissione Europea ha recentemente approvato Awiqli, la prima insulina settimanale al mondo, per il trattamento del diabete negli adulti. Questa innovazione, sviluppata da Novo Nordisk, promette di rivoluzionare la gestione della malattia diabetica, migliorando la qualità della vita dei pazienti e offrendo vantaggi ambientali significativi.
Autorizzazione della Commissione Europea
La Commissione Europea (CE) ha concesso l’autorizzazione per l’insulina settimanale, Awiqli di Novo Nordisk, la prima al mondo indicata per il trattamento del diabete negli adulti.
“Il farmaco – spiega una nota – è progettato per coprire il fabbisogno di insulina basale per un’intera settimana con una singola iniezione sottocutanea ed è stato approvato per gli adulti con diabete mellito”.
Novo Nordisk ha inoltre ricevuto le approvazioni normative per Awiqli in Svizzera e Canada per il trattamento sia del diabete di tipo 1 che del diabete di tipo 2 negli adulti.
Impatto della terapia insulinica quotidiana
Oggi la terapia insulinica prevede che il paziente si somministri l’insulina almeno una volta al giorno, con un impatto che va dalla gestione della terapia stessa alla sfera sociale, lavorativa e psicologica della persona e delle loro famiglie.
Questo è legato in particolare alla necessità di dover monitorare e gestire la malattia quotidianamente e di dover programmare l’intera giornata in base a questo.
Il numero di iniezioni può rappresentare un ostacolo importante in termini di qualità di vita e di aderenza alla terapia: i dati mostrano che il 50% delle persone con diabete, che necessitano di terapia insulinica, ritardano di oltre due anni l’inizio del trattamento, con ripercussioni sulla gestione della malattia e delle sue complicanze.
Efficacia clinica dell’insulina settimanale
Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera, favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.
Vantaggi ambientali e sociali
“Le malattie croniche non trasmissibili sono collegate agli stili di vita e al contesto in cui si vive, con un impatto anche sulla qualità delle relazioni sociali.
L’ambiente è ormai considerato a tutti gli effetti un determinante di salute soprattutto quando si parla di cronicità – continua la nota.
Anche in quest’ottica, una terapia che passa da una somministrazione giornaliera ad una settimanale, con un considerevole risparmio del numero di penne utilizzate, offre una risposta concreta in tema di sostenibilità ambientale, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2”.